Terni, il parco più bello nel degrado: piccioni morti e vasi antichi rotti

Terni, il parco più bello nel degrado: piccioni morti e vasi antichi rotti
TERNI Altro che progetto di riqualificazione, come promesso anche in campagna elettorale, la Passeggiata sprofonda sempre più nel degrado. Gli atti di vandalismo sono ormai...

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TERNI Altro che progetto di riqualificazione, come promesso anche in campagna elettorale, la Passeggiata sprofonda sempre più nel degrado. Gli atti di vandalismo sono ormai all'ordine del giorno, così come l'incuria in cui vengono lasciati gli spazi dedicati ai più piccoli. Tanto per rendere l'idea di come nessuno si prenda la briga di controllare la pulizia all'interno del parco, da giorni un piccione morto galleggia nella antica fontana ottagonale, recentemente restaurata grazie al contributo della Fondazione Carit.

L'immagine più desolante, però, è vedere l'ingresso dell'Anfiteatro, «il nostro Colosseo» per dirla con le parole del consigliere Michele Rossi, ridotto a magazzino. Dopo aver smontato il bar in terra è rimasto un pò di tutto, oltre alle foglie secche che non sono mai state ripulite dallo scorso autunno. Sempre peggio la situazione della cosiddetta montagnola, che mostra crepe sempre più evidenti e continua a perdere massi, come si vede dalla pietre accumulate. In tempi di Covid-19 non è chiaro nemmeno se i giochi, scivoli e altalene, vengano o meno igienizzati periodicamente. Il capitolo atti di vandalismo si arricchisce ogni giorno. Dopo il cancello divelto, quello che delimita l'area giochi, è stata distrutta una coccia. Giorni addietro, invece, i vandali si erano sfogati sulla nuova palestra all'aperto, distruggendo uno dei pali che spiegano gli esercizi da fare. A completare il quadro, l'immagine di un cavo elettrico fatto passare tra i rami di un albero. Un particolare da sottolineare perché in passato, i fili tra i rami, erano uno dei motivi per cui più volte la festa dell'Unità finita nel mirino delle polemiche. «Il parco non è roba del Pd», tuonavano le opposizioni.

Oggi il parco è libero da feste ma è ugualmente nel degrado. Eppure da tempo si parla di un progetto di riqualificazione che dovrebbe rimettere in sesto le condizioni del parco. Un parco che in alcuni punti sta diventando sempre più inaccessibile, considerando la pericolosità delle radici che stanno salendo sempre più in superficie. Almeno una volta c'erano gli animali, in particolare le papere. Fatte sparire per il benessere animale. Benessere che non riguarda evidentemente i pesci costretti a nuotare in stagni puzzolenti. E pensare che c'era chi aveva promesso di riportare i cigni alla Passeggiata. Almeno sarebbe tornata un pò di magia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero