Terni, parcheggia in doppia fila e finisce nei guai: in carcere un venezuelano beccato con un chilo di cocaina

Nella struttura ricettiva dove alloggia anche una pistola scacciacani

Terni, parcheggia in doppia fila e finisce nei guai: in carcere un venezuelano beccato con un chilo di cocaina
TERNI - La cocaina l’ha nascosta pure dentro al deodorante stick che teneva sul cruscotto dell’auto che ha parcheggiato in doppia fila. ...

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TERNI - La cocaina l’ha nascosta pure dentro al deodorante stick che teneva sul cruscotto dell’auto che ha parcheggiato in doppia fila.

Tra le due Nissan che aveva in uso e la stanza del residence di via di Vittorio che ha preso in affitto a dicembre ha nascosto più di un chilo di cocaina.

Gli investigatori della squadra mobile hanno recuperato, oltre a quasi 800 euro in contanti e a un bilancino di precisione, anche una pistola scacciacani senza il tappo rosso con relative munizioni a salve.

Quanto basta per far scattare le manette ai polsi del pusher.

Ha trent’anni, è venezuelano e non ha i documenti per restare in Italia anche se è a Terni da molti anni.

E’ ufficialmente disoccupato e ha diversi precedenti per droga, l’ultimo dei quali risale a un anno fa e l’ha fatto finire in carcere.

A incastrarlo è stata una leggerezza che ha commesso per andare a prendere un caffè.

Ha parcheggiato in doppia fila lungo via Turati una delle due auto che utilizza per spostarsi da una parte all’altra della città. Mentre è al bar si accorge che una pattuglia della squadra volante si è fermata vicino alla vettura e, temendo di prendere una multa, si affretta a dire agli agenti che sta andando via.

Gli chiedono i documenti, lui dice di abitare in periferia ma poco prima lo hanno visto uscire dalla struttura ricettiva. Da un rapido controllo in banca dati emerge che il venezuelano ha diversi precedenti per spaccio ed è clandestino.

Arrivano i rinforzi della sezione antidroga della mobile e scattano le perquisizioni. Al setaccio la stanza presa in affitto dal 30enne nel residence poco distante, la Nissan lasciata in doppia fila e l’altra auto in uso al venezuelano che è parcheggiata nel cortile della struttura.

Saltano fuori diversi involucri di cocaina, un totale di un chilo e cento grammi, il materiale per preparare le dosi, i soldi e la pistola scacciacani senza tappo rosso.

Per lui scattano le manette. Il 30enne affronta l’interrogatorio di garanzia di fronte al gip, Barbara Di Giovannantonio, che dispone la misura più pesante confermando il carcere.

Per gli investigatori dell’antidroga indagini serrate per ricostruire il giro di spaccio messo in piedi dal venezuelano che abitava nel residence. La stessa struttura dove alloggiava il giovane senegalese che aveva modificato due orologi per nascondere, al posto degli ingranaggi, le dosi di cocaina da distribuire sulla piazza ternana. Anche la sua attività fu interrotta dal blitz dell’antidroga.

Sotto la lente quella scacciacani che sembra una pistola vera e che potrebbe essere stata utilizzata per spaventare chi si contende la gestione delle piazze di spaccio.

 

 

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Il Messaggero