Terni, il padel della discordia inaugura l'attività: "Abbiamo fatto tutto in regola", ma l'impatto visivo continua a far discutere

Terni, il padel della discordia inaugura l'attività: "Abbiamo fatto tutto in regola", ma l'impatto visivo continua a far discutere
L'attività è partita il 2 gennaio, ma le polemiche...

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L'attività è partita il 2 gennaio, ma le polemiche non si fermano. Taglio del nastro per la Panoramic padel, società formata da un gruppo di ternani che si sono uniti anche per realizzare una nuova struttura nella zona di Colle dell'Oro. Lì dove anche la Ternana vuole fare il centro sportivo. Questa vicinanza ha creato polemiche, legate all'impatto estetico della copertura dei campi su area paesaggistica. Tutto è partito dal ricorso del comitato cittadinon nei confronti di Ternanello ma non della vicina copertura del padel. Anche la politica ne parla, mentre la Panoramic ricorda ancora come tutto è stato fatto in base alle regole e con le autorizzazioni in mano. Arrivano interrogazioni comunali e interventi dall'opposizione. Per il Movimento 5 stelle, la copertura dei campi sarebbe uno scempio ambientale: «Siamo passati dai discutibili pareri sul nuovo teatro Verdi ai mastodontici tendoni verdi di copertura del padel. Prima a Collescipoli (anche lì c'è un "pallone" di una società sportiva, ndr) con tanto di intervento della Soprintendenza per non guastare l'estetica paesaggistica, ora a Villa Palma dove evidentemente tale premura non è stata avvertita». Spiegando che «il paradosso dell'Umbria è che la maggioranza di centro destra vieta l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei centri storici, ma consente, in certi casi ovviamente, autentici scempi di impatto visivo e ambientale». Chiedono: «Ci dica, la Soprintendenza, da che parte sta». Alessandro Gentiletti di Senso Civico difende la società del padel. «Sento il dovere di esprimere vicinanza a chi ha realizzato il padel panoramico. Ai ragazzi e le ragazze che dopo un percorso fuori Terni hanno deciso di tornare e investire i loro risparmi sulla loro città, va un grande in bocca al lupo». Aggiunge: «Va cercata una soluzione che valuti tutte le possibilità e le alternative attraverso un percorso condiviso». Per Panoramic, parla Marco Diamanti: «Il progetto ha tutte le autorizzazioni. Tutto è stato fatto in modo legittimo. Abbiamo fatto ciò che ci si richiedeva. Anche per metter la reti divisorie, abbiamo interpellato la Soprintendenza. Cosa fare di più, non saprei. Anche perché non potevamo fare strutture diverse. La Soprintendenza, infatti, dispone su aree paesaggistiche solo strutture amovibili, non fisse. Spiace essere finiti in una polemica che non vogliamo. Noi non abbiamo nulla, contro Ternanello».

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Il Messaggero