Ast ritorna a ThyssenKrupp: sono compresi anche i centri servizi, Tubificio e Società delle Fucine

Ast ritorna a ThyssenKrupp: sono compresi anche i centri servizi, Tubificio e Società delle Fucine
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TERNI Nel pacchetto di impianti che tornano a ThyssenKrupp ci sono le acciaierie, Terninox, (il centro di servizi di Milano di Ast), Aspasiel, (società di informatica), il Tubificio e la società delle Fucine. Outokumpu è costretta anche a cedere i centri di servizio di Willich, (Germania), Tours (Francia), Barcellona (Spagna) e Gebze (Turchia). E' quanto emerge dal comunicato ufficiale emesso da Outokumpu nella notte per annunciare la vendita di Ast e Vdm a ThyssenKrupp.




ThyssenKrupp quindi, secondo quanto emerge dal comunicato, oltre a riprendersi gli asset produttivi e i centri di servizio, esce da Outokumpu, di cui deteneva il 30 per cento al momento della prima transazione con Inoxum. Questa uscita è stata necessaria «per soddisfare i criteri di idoneità e le norme europee sulla concorrenza», e la partecipazione «viene ceduta ad un gruppo di investitori istituzionali finlandesi». A sigillo dell'operazione «il rappresentante nel consiglio di amministrazione di Outokumpu di ThyssenKrupp, Guido Kerkhoff, si è dimesso». La vendita deve essere ancora approvata dalla Commissione Antitrust.



«Rispetto a un possibile scenario che vedeva protagonista Terni dentro possibili sinergie industriali, con un consorzio formato da Aperam e industriali italiani abbiamo scoperto che siamo stati solo merce di scambio finanziario. Il futuro è molto più incerto. Rischiamo di essere di nuovo in vendita tra poco, dato che ThyssenKrupp non ha più il business dell'acciaio inossidabile», ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Giorgio Finocchio.



Per Daniele Francescangeli, segretario Ugl «è positivo che sia finito questo questo clima di incertezza sulla vendita di Ast, che si incominci un nuovo cammino verso il risanamento. Speriamo la ThyssenKrupp ci traghetti di nuovo a ricoprire una posizione leader nello scenario Europeo e mondiale nel segmento degli acciai speciali».



Per Riccardo Marcelli segretario Fim Cisl «alla fine hanno avuto ragione coloro che avevano ipotizzato che, vista l'incapacità del management di Outokumpu Ast sarebbe tornata da ThyssenKrupp. Nelle prossime ore cercheremo di capire meglio i contorni di questa vicenda che ha visto il sistema Italia rimanere alla finestra. Rimaniamo in attesa di conoscere il progetto che dovrà essere in grado di coniugare gli aspetti europei e internazionali con una realtà come quella ternana che ha saputo mantenere negli ultimi venti anni la sua particolare identità nonostante le continue trasformazioni societarie e che non può essere svilita, sapendo che, comunque,tutto è partito da uno spin off».
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Il Messaggero