Terni e le donne spariscono dalla nuova giunta della Camera di Commercio

Terni e le donne spariscono dalla nuova giunta della Camera di Commercio
Lo potremmo chiamare effetto Draghi ma, in realtà, siamo davanti al solito già visto: anche in Umbria i segnali di cambiamento rimangono più belle parole che...

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Lo potremmo chiamare effetto Draghi ma, in realtà, siamo davanti al solito già visto: anche in Umbria i segnali di cambiamento rimangono più belle parole che altro. Basta guardare alla nuova giunta della Camera di 


Commercio dell’Umbria.

L’unificazione, come ampiamente previsto, ha portato sostanzialmente alla sparizione di Terni in giunta, dopo che in consiglio, invece, si era riusciti a raggiungere una certa rappresentanza. L’unico rappresentante del tessuto economico di Terni è Mauro Franceschini, presidente di Confartigianato che è riuscito a prendere un posto sugli otto di cui è costituita la giunta.

Non si tratta di manuale Cencelli nè di derby ma, come detto più volte, di rappresentanza di un territorio che in termini di economia e industria ha sicuramente un peso e un ruolo che poi non riesce a esprimere quando si tratta di concretizzarlo nei luoghi decisionali. Un processo cominciato da tempo, con la regionalizzazione delle associazioni di categoria. Proprio due giorni fa il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, ha lanciato un appello dalle pagine del Messaggero al sindaco di Terni: uniamoci in un progetto comune, dato che questi territori sono connessi, integrati, per presentare progetti autorevoli e di valore alla Regione in vista del Recovery plan, i progetti da realizzare con i fondi dell’Europa per i paesi più colpiti dalla pandemia. Un appello che diventa oggi, ancora più necessario, visto come sono andate le cose con la nuova giunta della Camera di commercio dell’Umbria che di nuovo ha ben poco: scarsa rappresentanza territoriale, una sola donna su otto componenti, Chiara Pucciarini, una frattura intera evidentemente mai ricucita in questi giorni. In giunta non ci sono rappresentanti di Confindustria che, al momento del voto sul presidente aveva detto no a Giorgio Mencaroni. Evidentemente quella posizione non è stata modificata.

«Sono l’unico rappresentante di Terni in giunta - dice Mauro Franceschini - ma va detto che in consiglio il nostro territorio è ben rappresentato. E va detto anche che è proprio la legge che ha riguardato la modifica delle Camere di commercio che non favorisce la rappresentanza. Infatti non prevede nè gettoni di presenza nè rimborsi spese, di fatto penalizzando i territori più distanti». Per quanto riguarda la scarsa presenza di donne e di territori interviene anche Daniela Tedeschi, che ora è presidente del gruppo Commercio e Turismo di Confartigianato, ma è stata assessora comunale nella giunta Di Girolamo con la delega, fra l’altro, alle Pari Opportunità: «Da tempo ormai il processo di regionalizzazione delle Associazioni di categoria e di Enti vari ha portato uno spostamento del baricentro verso Perugia. Evidenziare l’opportunità di una rappresentanza adeguata, anche dal punto di vista numerico, non è campanilismo, si tratta di tutelare gli interessi della nostra città e del nostro territorio. Riguardo la questione di genere, è evidente la carenza di donne in ruoli apicali nelle varie associazioni di categoria, nonostante le aziende a conduzione femminile rappresentino la maggioranza in alcuni settori, tipo le attività di servizi».

A Franceschini, per ora l’arduo compito di portare in giunta le istanze di Terni. Non è che farà come tanti colleghi ternani che quando arrivano a Perugia si dimenticano del loro territorio: «La autorizzo a criticarmi aspramente se mai lo facessi». E’ una promessa.

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Il Messaggero