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TERNI - Il pauroso incendio del 20 febbraio alla Ferrocart di Maratta non ha provocato la ricaduta di diossine su ortaggi, latte e uova.
L’unica eccezione è la presenza di Pcb, con un valore superiore al livello di azione, in un campione di latte di capra prelevato a Monte Argento. “Il campione - fanno sapere da Arpa Umbria - è in corso di ripetizione”.
Quanto al Pcb Arpa fa notare “che la contaminazione non è generalmente correlabile ad eventi di combustione incontrollata ma piuttosto ad una contaminazione ambientale derivante da attività industriali”.
L’agenzia sottolinea che “sono state svolte analisi su nove campioni: cinque campioni vegetali (verza, broccoli e cavolfiore) e quattro su prodotti animali (latte e uova). Per le matrici di origine animale le concentrazioni di diossine sono largamente al sotto dei limiti massimi di legge. Per quelle vegetali sono largamente al di sotto del livello di azione previsto dalla raccomandazione europea di riferimento”.
Intanto proseguono i campionamenti su ortaggi, latte e uova dopo l’incendio all’azienda di autotrasporti Medei, in strada di Sabbione. I risultati nei prossimi giorni.
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