Narni Scalo, ladri in gioielleria Il proprietario tenta di fermarli gli lanciano un pezzo di pavimento

Narni Scalo, ladri in gioielleria Il proprietario tenta di fermarli gli lanciano un pezzo di pavimento
NARNI Quasi un lavoro da impresa edile quello compiuto da quattro malviventi che nella scorsa notte hanno “visitato” la gioielleria Mattioli di Narni Scalo, in Via...

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NARNI Quasi un lavoro da impresa edile quello compiuto da quattro malviventi che nella scorsa notte hanno “visitato” la gioielleria Mattioli di Narni Scalo, in Via Tuderte, il più antico esercizio della zona: sono riusciti a divellere una soglia di marmo molto grande, che si trovava alla base della serranda d’ingresso per immettersi nel locale. Nonostante il sistema d’allarme “strillasse” ad alta voce, nessuno, almeno apparentemente, sembra si sia svegliato in maniera tale da dare l’allarme. Il gioielliere, che purtroppo in passato era già stato visitato dai ladri, la sirena l’aveva sentita e si era anche alzato, erano le cinque della mattina, ed era sceso nel sottostante negozio, al piano terra di un grande condominio. Ed ha avuto anche un faccia-a-faccia coi banditi: uno di quelli gli ha lanciato addosso proprio un pezzo del “suo” pavimento, per fortuna mancandolo. Il grande masso ha infranto però anche un’altra porta accesso, una vetrata. Ma i malviventi erano ormai già entrati ed avevano arraffato tutto quanto era in bella vista, orologi, bracciali in oro ed argento, catenine, con grande maestria, senza lasciare nulle. La loro macchina li aspettava lungo via Tuderte: l’autista ha atteso che i suoi tre compari salissero per darsi alla fuga in direzione Orte. Chissà per andare dove. Al povero Mattioli solo la conta dei danni e due rammarichi: il primo che i componenti della macchina transitata nel momento della rapina non abbiano avvisato le Forze dell’Ordine. Ed il secondo, che il suo sistema d’allarme non sia stato collegato proprio con la Caserma, che si trova a ben vedere, a soli trecento metri, sulla stessa strada. Ora le indagini spetteranno proprio ai carabinieri della compagnia di Amelia, comandata dal capitano Michele Basilio.
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Il Messaggero