Il ministro Carlo Calenda a Terni per l'area di crisi complessa «A disposizione circa 250 milioni»

Da sinistra: Urbani, Calenda, Marini e Cesaretti
Chimica verde, riqualificazione energetica e manifattura intelligente, oltre ad ambiente e infrastrutture: sono i settori di rilancio produttivo al centro del provvedimento per il...

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Chimica verde, riqualificazione energetica e manifattura intelligente, oltre ad ambiente e infrastrutture: sono i settori di rilancio produttivo al centro del provvedimento per il riconoscimento dell'Area di crisi complessa di Terni e Narni, di cui si è parlato oggi nel corso dell'incontro, che si è svolto nella sala congressi della sede ternana di Arpa, con il ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda. Ad aprire i lavori è stato il presidente della sezione di Terni di Confindustria Umbria, Giammarco Urbani, secondo il quale il provvedimento di riconoscimento «è punto fermo che dovrà servire alla ripartenza della grande industria, ma che sarà soprattutto il volano per le piccole e medie imprese esistenti e la nascita di nuove». Quanto al piano nazionale per Industria 4.0 presentato dal Governo, sempre secondo Urbani, può «essere una straordinaria opportunità per il territorio». «Ne condividiamo le finalità ed i contenuti - ha aggiunto - e siamo sicuri che riusciremo a fare del nostro territorio un esempio concreto di come si possa passare velocemente dalla crisi complessa allo sviluppo, mettendo responsabilmente a sistema le politiche pubbliche, i protagonismi industriali e le risorse locali». «Il Piano nazionale di Industria 4.0 definisce una politica industriale, di cui c'era bisogno, centrata sui fattori anziché sui settori. La decisione di non scegliere più chi, ma cosa promuovere ci trova pienamente d'accordo» ha aggiunto il presidente di Confindustria Umbria, Ernesto Cesaretti. 


«L'area di crisi complessa va usata per creare sviluppo, è un punto di partenza e non un punto di arrivo, perché dà la possibilità di presentare progetti sapendo di avere la certezza delle risorse». A dirlo è stato il ministro  Calenda. In particolare secondo il ministro le risorse a disposizione «sono più che sufficienti, perché avendo tagliato molti degli incentivi a bando del ministero che funzionavano piuttosto male, ho concentrato le risorse - ha detto - sulla legge 181, sulla quale fa riferimento l'area di crisi complessa». Per l'intero Paese, ha spiegato ancora Calenda, ci sono ad oggi a disposizione circa 250 milioni di euro, «ma sono disponibile a metterne anche di più» ha aggiunto. «Il tema però è far arrivare progetti concreti che in questo momento si devono presentare e il lavoro del territorio è molto importante» ha concluso. All'incontro di oggi hanno partecipato la presidente della Regione Catiuscia Marini, i presidenti di Confindustria Umbria e Terni, Ernesto Cesaretti e Giammarco Urbani e i sindaci di Terni e Narni, Leopoldo Di Girolamo e Francesco De Rebotti
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Il Messaggero