Chimica verde, riqualificazione energetica e manifattura intelligente, oltre ad ambiente e infrastrutture: sono i settori di rilancio produttivo al centro del provvedimento per il...
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«L'area di crisi complessa va usata per creare sviluppo, è un punto di partenza e non un punto di arrivo, perché dà la possibilità di presentare progetti sapendo di avere la certezza delle risorse». A dirlo è stato il ministro Calenda. In particolare secondo il ministro le risorse a disposizione «sono più che sufficienti, perché avendo tagliato molti degli incentivi a bando del ministero che funzionavano piuttosto male, ho concentrato le risorse - ha detto - sulla legge 181, sulla quale fa riferimento l'area di crisi complessa». Per l'intero Paese, ha spiegato ancora Calenda, ci sono ad oggi a disposizione circa 250 milioni di euro, «ma sono disponibile a metterne anche di più» ha aggiunto. «Il tema però è far arrivare progetti concreti che in questo momento si devono presentare e il lavoro del territorio è molto importante» ha concluso. All'incontro di oggi hanno partecipato la presidente della Regione Catiuscia Marini, i presidenti di Confindustria Umbria e Terni, Ernesto Cesaretti e Giammarco Urbani e i sindaci di Terni e Narni, Leopoldo Di Girolamo e Francesco De Rebotti Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero