Terni, morto in casa da giorni a Borgo Rivo con la siringa accanto: è sospetta overdose

Oggi l'autopsia sul corpo di Riccardo, in avanzato stato di decomposizione

Terni, morto in casa da giorni a Borgo Rivo con la siringa accanto: è sospetta overdose
TERNI - Sarebbe morto diversi giorni prima del ritrovamento del corpo senza vita sul letto del suo appartamento. Stroncato,...

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TERNI - Sarebbe morto diversi giorni prima del ritrovamento del corpo senza vita sul letto del suo appartamento.

Stroncato, questa è l’ipotesi degli investigatori che andrà confermata dall’autopsia, da un’overdose di eroina.

La vittima è Riccardo Laurenti, ternano, 47 anni da compiere.

Il viso irriconoscibile per l’avanzato stato di decomposizione ha reso difficoltoso anche il suo riconoscimento.

La tragedia viene alla luce tre giorni fa.

Riccardo, che abita da solo in via del Cardellino, a Borgo Rivo, da qualche giorno non si vede in giro.

Ad allarmarsi per l’odore nauseabondo che si sente passando vicino all’appartamento sono i vicini di casa che, preoccupati per quello che potrebbe essere accaduto, chiamano il numero unico delle emergenze.

Intorno alle tredici scatta l’intervento dei vigili del fuoco di Terni per aprire la porta e la scena che si trovano di fronte gli operatori del 118 e i poliziotti giunti sul posto è raccapricciante. Sul letto il corpo senza vita di Riccardo, in avanzato stato di decomposizione.

In terra a poca distanza c’è una siringa, forse quella che è stata usata per l’ultimo buco.

Per i soccorritori, che non possono fare altro che arrendersi di fronte a una scena così forte, all’inizio è molto complicato anche dare un nome certo all’uomo per quanto è irriconoscibile.

Il corpo senza vita, dopo i primi rilievi e il nulla osta del pm, Marco Stramaglia, viene trasferito all’obitorio dell’ospedale di Terni.

I primi accertamenti medico legali farebbero risalire il decesso del 47enne a diversi giorni prima rispetto al momento del tragico ritrovamento del cadavere.

La morte, con quella siringa in terra a poca distanza dal corpo senza vita, potrebbe essere stata causata da un’overdose di eroina.

Le indagini sono affidate alla polizia, che sta cercando di ricostruire le ultime ore di vita del 47enne anche attraverso gli ultimi contatti telefonici che ha avuto prima di dire addio alla vita. Il sostituto procuratore, Starmaglia, che coordina le indagini, ha disposto l’autopsia che dovrà accertare le cause e stabilire la data del decesso di Riccardo.

Nel pomeriggio di ieri la salma è stata trasferita a Foligno, dove questa mattina il medico legale incaricato dalla procura svolgerà l’esame autoptico che chiarirà ogni aspetto della tragedia. Se i sospetti saranno confermati Riccardo sarebbe la prima vittima della droga killer, che l’anno scorso ha ucciso tre ternani, due dei quali stroncati dall’eroina. Una delle vittime disse addio alla vita un anno fa dopo aver assunto un mix di metadone e cocaina a casa di un amico, a piazza Clai.

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Il Messaggero