Terni, Mercedes rubata abbandonata davanti al tribunale: Artificieri al lavoro escludono rischi

Terni, Mercedes rubata abbandonata davanti al tribunale: Artificieri al lavoro escludono rischi
TERNI - Il furto di una Mercedes che sarebbe stata rubata giovedì sera in via Marco Claudio, nella zona della stazione ferroviaria, e trovata abbandonata di fronte al...

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TERNI - Il furto di una Mercedes che sarebbe stata rubata giovedì sera in via Marco Claudio, nella zona della stazione ferroviaria, e trovata abbandonata di fronte al palazzo di giustizia, ha fatto scattare il protocollo previsto per la tutela degli obiettivi sensibili.

In corso del Popolo, dove era necessario verificare che la vettura non contenesse materiale esplosivo, per oltre due ore hanno lavorato decine di uomini tra personale della questura, dei vigili del fuoco, del 118, con l’ausilio degli artificieri giunti da Roma e delle unità cinofile.

L’allarme è rientrato poco dopo le 18, quando, dopo i controlli all’interno del veicolo che non conteneva oggetti anomali, è stato possibile escludere con certezza ogni rischio.

Lo spiegamento di forze era legato alla presenza di quella Mercedes classe A grigia, della quale il proprietario aveva denunciato il furto, che era stata abbandonata in malo modo in un parcheggio riservato alle forze dell’ordine, proprio di fronte all’ingresso del tribunale di Terni.

Dopo un primo sopralluogo dei poliziotti della Volante e della Mobile, la chiusura al traffico di quel tratto di strada e la delimitazione dell’area per renderla inaccessibile, nel primo pomeriggio è stato chiesto l’intervento degli artificieri per poter ispezionare la vettura ed escludere che potesse contenere materiale esplosivo.

Il personale specializzato giunto dalla capitale ha provveduto ad aprire le portiere della Mercedes constatando l’assenza di ogni pericolo. Esito negativo anche al termine del “passaggio” nell’abitacolo dell’unità cinofila.

A coordinare le operazioni previste dal protocollo per la sicurezza dei luoghi sensibili il dirigente della Mobile, Davide Caldarozzi. Sul posto anche il sostituto procuratore, Marco Stramaglia.

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Il Messaggero