Terni. Marmore, la Proloco alza il tiro «Contro i furti telecamere e vigili» La lettera a tutte le istituzioni

Terni. Marmore, la Proloco alza il tiro «Contro i furti telecamere e vigili» La lettera a tutte le istituzioni
Per i continui furti a Marmore tra i residenti torna la paura....

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Per i continui furti a Marmore tra i residenti torna la paura. L’ultimo episodio ha riguardato la scuola dell’infanzia dove alcuni balordi scardinando una finestra sono entrati all’interno mettendo a soqquadro le stanze senza trovare nulla. Il fatto ha particolarmente turbato i residenti perché è accaduto poco prima che i bambini si recassero a scuola. Per gli stessi- racconta una maestra- non è stato bello vedere la finestra ridotta a pezzi e le aule a soqquadro. Queste scene rimarranno nella loro mente e non dimenticheranno facilmente. Dopo le continue denuncie degli abitanti, a prendere decisamente posizione è anche la Proloco che ha inviato una dettagliata lettera al sindaco Stefano Bandecchi, al questore Bruno Failla, al prefetto Giovanni Bruno, al comandante provinciale dei carabinieri Antonio De Rosa e al comandate della polizia municipale Gioconda Sassi. «Con la presente desidero segnalarvi che nel nostro paese si sono ultimamente intensificati gli atti malavitosi- si legge- il consiglio direttivo dell’associazione e anche l’intera comunità, ritiene non più accettabile il verificarsi di tali episodi di microcriminalità», Ed ancora: « La popolazione marmorese lesa nel privato, si sente sempre più sola in un clima di paura e mancanza di sicurezza, in cui è a rischio la propria incolumità e forse anche la propria vita». Parola dure che denotano un’ ansia e una paura anche per via dei tanti episodi accaduti nell’ultima settimana in cui sono state prese di mira persone anziane e indifese. Da anni la locale sezione del Pd ha indicato delle soluzioni sempre, però, disattese. Tra queste un presidio fisso dei vigili urbani e, soprattutto, l’installazione delle telecamere in alcuni punti strategici del paese. «Perché- riprende la presidente Manola Conti- sono le categorie fragili, prevalentemente anziani ed ora anche bambini ad assistere alle gesta di questi criminali. In questo momento – conclude- servono fatti e non parole, ulteriori controlli da parte delle forze dell’ordine e l’implementazione della videosorveglianza nei tre ingressi del paese, strategici per controllare il territorio». La situazione nel paese della cascata- secondo la denuncia dell’associazione- potrebbe anche peggiorare con l’arrivo delle feste natalizie, per questo motivo l’ente è disposta, nel pieno rispetto delle regole, ad intraprendere azioni a tutela dei diritti umani fondamentali». La patata bollente adesso passa alle istituzioni che dovranno dare una risposta all’accorato appello della Proloco. «Mi aspetto- conclude Manola Conti- che lo facciano in tempi brevi. Molti di noi stanno spendendo soldi per l’installazione delle telecamere. In particolare coloro che hanno l’abitazione un poco isolata si sentono particolarmente vulnerabli>>.

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Il Messaggero