Sindaco Ferito, l'appello degli agenti: «Abbassiamo la tensione»

Sindaco Ferito, l'appello degli agenti: «Abbassiamo la tensione»
TERNI - Mentre continua il balletto dei filmati e dei fotogrammi che tengono ancora tutta aperta la diatriba tra manganello e ombrello, su cioè chi sia stato a causare la ferita...

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TERNI - Mentre continua il balletto dei filmati e dei fotogrammi che tengono ancora tutta aperta la diatriba tra manganello e ombrello, su cioè chi sia stato a causare la ferita del sindaco martedì alla stazione, cresce anche la preoccupazione per i rischi di una tensione troppo alta in piazza per la manifestazione di martedì 18.




Una manifestazione che sindacati ed istituzioni vorrebbero a tutti i costi concentrata solo sulla vicenda Ast e non su «polemiche o improbabili ritorsioni» che avrebbero soltanto l'effetto di danneggiare la battaglia dei lavoratori e di tutta la città per salvaguardare le acciaierie. Anche per Massimo Mancini, segretario generale provinciale del Coisp, sindacato di polizia, «in questo momento è assolutamente necessario che tutte le istituzioni abbassino i toni. Soprattutto in vista della manifestazione in difesa dell'acciaieria che si terrà il 18 giugno».



Il Coisp, preoccupato per i segnali che giungono per quella data, che non sono confortanti, non ha alcuna voglia di parlare dell'inchiesta sul ferimento del sindaco, Leopoldo Di Girolamo. «Sarà la magistratura - dice Mancini - ad accertare la verità e a fare piena luce sull'accaduto. Da parte nostra però non possiamo sottovalutare i rischi reali di una situazione che va tenuta sotto stretta osservazione. Siamo molto preoccupati per quello che potrà accadere durante la prossima manifestazione - aggiunge il segretario del Coisp - che potrebbe essere molto complicato gestire».



Il sindacato non torna sulle polemiche e non indica con decisione, come pure fatto da altre sigle della Polizia di Stato, le responsabilità che altri additano sui vertici cittadini delle forze dell'ordine, ma chiaramente sente l'esigenza che non si arrivi al 18 continuando questo braccio di ferro inutile sulle responsabilità di un singolo, pur se grave, episodio. L'invito a smorzare i toni, a mettere a fuoco «solo il problema vero, quello del lavoro e della salvaguardia dell'Ast» era già d'altronde giunto sia dal sindaco che dal consiglio comunale all'unanimità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero