Un altro caso di violenza sugli animali a Terni. Dopo il gatto Babo, bruciato e morto dopo un mese di agonia, ieri l'allarme di uno studio di veterinari: la gattina Cleo...
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«Usiamo abitualmente la nostra pagina per informative o per strapparvi un sorriso evitando storie o immagini che talvolta infastidiscono persino noi. Oggi però sono arrabbiata e dispiaciuta. E forse anche disgustata. Quella che vedete in foto é l’immagine radiografica di una gattina morta per due colpi di carabina ricevuti alla testa e al collo. Una gattina che non dava fastidio a nessuno, palesemente di proprietà perché munita di collarino, che girava poco oltre il suo giardino, una gattina che un individuo di dubbia appartenenza alla specie umana, ha usato come tiro a segno per il suo gioco. La persona in questione sappiamo “divertirsi” abitualmente con le tortore ma in mancanza di altro, evidentemente, si accontenta di qualsiasi cosa si muova. Sapete tutti quanto sia veloce un gatto...quindi immagino che la piccola Cleo fosse ferma o quasi quando il bastardo le ha sparato, perché per colpire dritto alla testa un gatto in fuga dovresti essere un cecchino provetto», scrive su facebook una dottoressa del centro veterinario Salema di Terni.
«Di gatti “impallinati” purtroppo siamo costretti a vederne tanti ma stavolta qualcosa é diverso. La piccola Cleo se n’è andata, speriamo senza troppe sofferenze, ma ci ha lasciato i proiettili.e tanta rabbia.
Nel quartiere le persone hanno capito chi sia ma come sempre senza prove non si possono fare accuse neanche davanti all’evidenza. Noi ci muoveremo, faremo tutte le denunce del caso ma chiediamo a voi di zona Valenza Via Ippocrate di prestare attenzione ai vostri gatti..e preghiamo tutti di far girare questo post». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero