Terni, mosaici di Cagli addio prime prove di distacco

I mosaici di Cagli
E' stato eseguito nei giorni scorsi un primo test per il distacco dei mosaici della fontana di Piazza Tacito. Per consentire questa operazione è stato allestito un...

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E' stato eseguito nei giorni scorsi un primo test per il distacco dei mosaici della fontana di Piazza Tacito. Per consentire questa operazione è stato allestito un apposito cantiere per permettere all’impresa Coo.Be.C. di Spoleto di iniziare le operazioni di valutazione dello stato del mosaico e delle sue effettive possibilità di restauro e ricollocazione. In mattinata sono stati asportati circa 2 metri quadri circa di mosaico, per la precisione quello in cui è raffigurato il segno zodiacale del cancro, al fine di studiare le problematiche che si possono incontrare nelle varie operazioni successive.


L’obiettivo è quello di trovare una metodologia che poi potrà essere applicata a tutto il mosaico. Prima del distacco sono state effettuate una serie di operazioni propedeutiche tra cui una pulizia superficiale per togliere il calcare formato sulle tessere e individuare la tessitura originaria. Lo stato di degrado è diffuso, la parte vicino al catino è quella più compromessa, in quanto risente più delle altre delle incrostazioni per il ristagno dell'acqua. Hanno assistito all'operazione i funzionari del comune di Terni che si occupano di coordinare i vari interventi di recupero e valorizzazione della fontana, l'assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari, i rappresentanti della Fondazione Carit e i restauratori della Soprintendenza. Il mese di settembre servirà per definire le tecniche da utilizzare per il recupero dell'opera di Cagli. Se i test di agosto e settembre daranno i risultati sperati, l'Amministrazione provvederà a definire il progetto esecutivo e a procedere all'appalto.


Per i primi mesi del 2018 si conta di restaurare tutto il mosaico con i segni zodiacali e di ricollocarlo nel bacino della fontana. Per quel periodo sarà completato tutto il recupero della Fontana.
«Occorre essere cauti - dichiara l'assessore Stefano Bucari - ma al momento ci sono tutte le condizioni x portare a termine i lavori, c’è massima sintonia tra le istituzioni, la Soprintendenza, la Fondazione e gli sponsor. L'intervento è inevitabilmente lungo e delicato, contiamo di restituire nel giro di un anno e mezzo la fontana completamente restaurata e illuminata alla città».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero