Terni, finto turista romeno spaccia cocaina a domicilio e finisce nella rete dei carabinieri

Terni, finto turista romeno spaccia cocaina a domicilio e finisce nella rete dei carabinieri
TERNI - E’ arrivato a Terni dalla Romania, dormiva in un b&b come fosse un turista in vacanza e invece era qui solo per spacciare cocaina. ...

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TERNI - E’ arrivato a Terni dalla Romania, dormiva in un b&b come fosse un turista in vacanza e invece era qui solo per spacciare cocaina.

La distribuiva in pieno centro, nelle zone della movida, oppure la consegnava direttamente a domicilio ai suoi clienti.

A bloccare il pusher 43enne sono stati i carabinieri, che l’hanno fermato dopo che aveva ceduto una dose di cocaina a un 31enne nella zona di porta Sant’Angelo.

I militari lo stavano tenevano d’occhio da qualche giorno dopo che qualcuno aveva segnalato la presenza sospetta dello straniero, che vendeva droga a domicilio e pare fosse molto attivo anche nelle vie del centro.

I carabinieri della sezione operativa l’hanno sorpreso nel momento in cui consegnava la dose di cocaina al 31enne ternano, poi segnalato alla prefettura come assuntore, e l’hanno bloccato.

Dalla perquisizione personale e dell’autovettura con la quale il finto turista si stava allontanando sono saltate fuori altre ventisei dosi di cocaina pronte per essere distribuite ai suoi clienti.

Recuperate dai militari ternani anche modiche quantità di marijuana e hascisc e 650 euro in contanti che gli investigatori ritengono frutto dell’attività di spaccio.

Il 43enne è stato arrestato, la droga e il denaro sequestrati. Dopo aver passato la notte nella camera di sicurezza della caserma di via Radice il romeno è comparso in tribunale per la direttissima. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto il divieto di dimora in provincia di Terni.

Si tratta dell’ennesimo straniero arrivato in città per turismo, con tanto di alloggio in una struttura ricettiva, che in realtà era qui solo per vendere la droga.

Almeno quattro gli albanesi finti turisti finiti nella rete delle forze di polizia.

 

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Il Messaggero