Terni, giro di coop sociali irregolari nei guai i titolari di villa Maria Luisa

Terni, giro di coop sociali irregolari nei guai i titolari di villa Maria Luisa
TERNI - Avrebbe utilizzato quattro società cooperative irregolari, in cui i dipendenti venivano «mascherati» come soci, per poter evadere oltre 700 mila euro di costi del...

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TERNI - Avrebbe utilizzato quattro società cooperative irregolari, in cui i dipendenti venivano «mascherati» come soci, per poter evadere oltre 700 mila euro di costi del personale, il titolare della casa di riposo Villa Maria Luisa di Terni denunciato dalla guardia di finanza. Somministrazione fraudolenta di personale e dichiarazione fiscale fraudolenta mediante sovrafatturazione le accuse contestate al gestore della struttura, dove - ritiene la gdf - avrebbero lavorato 25 dipendenti irregolari, vessati e sottopagati, poi segnalati a Direzione territoriale del lavoro, Inps e Inail.




Si tratta - spiegano gli investigatori - della stessa società a responsabilità limitata già finita lo scorso anno al centro di un'indagine per presunti maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti. In base a quanto ricostruito dalle fiamme gialle, il titolare della casa di riposo, a cui erano riconducibili anche le quattro cooperative, più volte fallite o in liquidazione, avrebbe indebitamente beneficiato della riduzione degli oneri contributivi prevista dalla legge a favore delle cooperative e scaricato fiscalmente i costi del lavoro senza assumere direttamente il proprio personale.



Tutte le cooperative sociali che hanno fornito manodopera alla casa di riposo dal 2009 al 2013, sono state destrutturalizzate, riportando il personale impiegato alle dirette dipendenze della struttura sanitaria. Nel corso delle indagini - riferiscono sempre le fiamme gialle - sono state raccolte numerose dichiarazioni dei dipendenti, in merito alle condizioni di lavoro, oltre a documentazione extracontabile.



Al termine degli accertamenti sono stati recuperati a tassazione i costi del personale fittiziamente fatturati dalle cooperative alla casa di riposo per circa 700 mila euro ed è stata contestata l'indetraibilità dell'Iva per circa 60 mila euro.
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Il Messaggero