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Fabio Paparelli è il nuovo presidente del Circolo canottieri e rimarrà in carica fino al 2027. Laureato in scienze politiche e docente in discipline giuridiche ed economiche è stato vice presidente della giunta regionale e assessore. Attualmente è consigliere della Regione del Pd, ruolo che svolge ritagliando il suo tempo con quello dell’attività del Circolo. Dove trova tanto tempo?. «L’impegno per il canottaggio è arrivato soltanto adesso. Alle prossime elezioni regionali del 2024 non parteciperò e mi dedicherò soltanto a Piediluco, oltre ovviamente agli impegni politici». Come si è avvicinato al canottaggio? «Merito di mio figlio Francesco che due anni fa ha intrapreso l’attività remiera, da allora mi sono avvicinato a questa disciplina. A dir la verità tantissimi anni fa andai in Spagna con Giuseppe Boccolini e Alberto Pileri proprio per assistere ad un campionato del mondo di canottaggio. Era destino». Alcune persone del suo direttivo hanno fatto osservazioni al progetto di riqualificazione del centro nautico presentato dal Comune. Cosa ne pensa? «Il progetto desta qualche perplessità, in particolare per quelle strutture in legno che sono certamente belle ma nel tempo hanno bisogno di manutenzione. Chiederemo una convenzione ad hoc con dei ruoli precisi su chi dovrà interessarsi della manutenzione anche di tutto il parco». Cosa mancherebbe in particolare nel progetto? «Manca un posto il rimessaggio delle barche del Circolo. Non possono rimanere all’aperto, costano soldi e si rovinano soprattutto sotto il sole». Da ex assessore regionale ha rimpianti per non aver fatto qualcosa per Piediluco. «No, ho sempre lavorato per questa zona turistica. Ero riuscito ad ottenere all’epoca più di un milione di euro dai canoni idrici da destinate per il centro nautico per poter ospitare almeno una gara internazionale di rilievo. Con quei soldi si poteva fare qualcosa ma tutto è andato all’aria. Non sono mai stati spesi e sono ritornati indietro». Come sono i rapporti con la giunta di Stefano Bandecchi? «Finora buoni. Conosco molto bene l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Maggi. Lavoreremo insieme ognuno rispettando , ovviamente, il proprio ruolo». In questi giorni si è parlato per un regolamento da dare alle attività sul lago, cosa ne pensa? «Un regolamento già c’è. Quello che manca è farlo rispettare con la presenza della vigilanza sul lago». Chi non conosce la storia del Circolo non sa che è stato fondato da un gruppo di appassionati di canottaggio locali tra cui alcuni campioni. «Certo, non bisogna dimenticare chi in passato si è prodigato alla crescita del Circolo: parliamo di Valentino Paparelli e Alberto Provantini, oltre, ovviamente, all’ex presidente della Federazione Paolo D’Aloja». Quale messaggio vuole mandare alla dottoressa Marina Lana sfiduciata dal direttivo che ha permesso poi di essere eletto?: «La Lana rimane una risorsa del Circolo, pertanto, pur non facendo parte del direttivo, siamo pronti a discutere le sue istanze».
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Il Messaggero