Terni continua la sua trasformazione. Per Lupi (Confcommercio) la "Via del Gusto" è tracciata

Terni continua la sua trasformazione. Per Lupi (Confcommercio) la "Via del Gusto" è tracciata
TERNI - Moderna, competitiva, a doppio senso di marcia, via Cesare Battisti prosegue quella trasformazione iniziata quasi per caso con l’apertura di due pasticcerie storiche...

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TERNI - Moderna, competitiva, a doppio senso di marcia, via Cesare Battisti prosegue quella trasformazione iniziata quasi per caso con l’apertura di due pasticcerie storiche (D’Antonio e La Modernissima) diventate tre nell’ultimo ventennio (Tonka) che adesso mira ad incentivare il commercio di qualità. «Con gusto», per usare un termine tanto caro al presidente di Confcommercio, Stefano Lupi. Che per primo suggerì di fare di quel chilometro di saperi e sapori, la via del Gusto. E di lavorare ad una nuova concezione di via per promuovere e sostenere il commercio di prossimità ternano. A tema. «La collaborazione tra pubblico e privato diventa in questo caso ineludibile - argomenta Lupi – ma contribuirà a rigenerare una città in affanno». Per Lupi «le strade, e quindi anche le vie del centro storico, diventano modelli su cui sperimentare una nuova visione di città». «Più vivibile, più green, più vivace e più attrattiva. Per questo pensiamo ad una valorizzazione delle diverse zone, per specificità di prodotto o di servizio offerto». Con l’alleanza tra due delle realtà simbolo del territorio e punto di riferimento per i ternani da oltre mezzo secolo (Tiziancaffè e Modernissima), via Battisti continua quella trasformazione che la sta portando verso la “via del Gusto” . Come se quel processo fosse già scritto. Lì è facile “inciampare” in negozi di gastronomia, di frutta e verdura, di pasta fresca, di vini, di prodotti del territorio, e per ultimo (l’attività ha fatto il suo debutto un paio di mesi fa) di semilavorati gourmet che occorre solo mettere in casseruola pochi minuti per servirli (Pronto di qualità). «Via Battisti ha in sé tutte le caratteristiche, considerata la diffusa e consolidata presenza di attività commerciali affini, per essere definita via del Gusto, basandosi già su di una rete di filiera che parte dalle pasticcerie e arriva fino alla fiorerie. I lavori di ristrutturazione attualmente in corso, di due locali dove dialogheranno e collaboreranno torrefazione e pasticceria, sono segno di modernità. Dobbiamo solo valorizzare questo patrimonio, arricchendolo di ulteriori contenuti e inserendolo in un più ampio progetto di vivibilità cittadina».


Di fatto la via del Gusto esiste già. «Confcommercio Terni e Università dei Sapori, che ho l’onore di presiedere - dichiara Lupi - sono al servizio di questo progetto di trasformazione, con show cooking ed iniziative a tema. Sulla base di ciò, la sperimentazione dovrebbe riguardare anche altre vie cittadine, al fine di raccontare una storia migliore della città, composta da tanti e diversi brani».
«I distretti vanno visti come un’espressione di politica attiva a sostegno del comparto nell’ambito dei centri storici – interviene l’assessore allo sviluppo economico Stefano Fatale - e come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione delle specificità. Inoltre, costituiscono uno strumento per organizzare e accompagnare interventi di sistema per la ripresa e lo sviluppo del commercio di vicinato».

Non è un caso, dunque, che mentre in altre parti di città le saracinesche si abbassano lasciando sfitti i locali, in via Battisti, pardon, nella via del Gusto, si alzano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero