Terni, Congresso di medicina generale: «Medici di base, centinaia di pensionamenti Occasione per cambiare l'organizzazione del lavoro e migliorare l'assistenza»

Terni, Congresso di medicina generale: «Medici di base, centinaia di pensionamenti Occasione per cambiare l'organizzazione del lavoro e migliorare l'assistenza»
TERNI «Centinaia di nuovi ingressi di medici di famiglia nei prossimi 5 anni devono essere l’occasione per cambiare l’organizzazione del lavoro e migliorare...

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TERNI «Centinaia di nuovi ingressi di medici di famiglia nei prossimi 5 anni devono essere l’occasione per cambiare l’organizzazione del lavoro e migliorare l’assistenza per i cittadini»  – ha dichiarato il Presidente Simg Umbria Alessandro Rossi in occasione dell'ottavo  Congresso Interregionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) del Centro Italia che si sta svolgendo il 7-8 giugno a Terni –. «La risposta alle possibili carenze di medici dovute ai prossimi massicci pensionamenti deve passare da un diverso carico assistenziale dei singoli professionisti. Sarà certamente necessario cambiare l'organizzazione dell’assistenza territoriale in Umbria come nelle altre Regioni, che tra le varie problematiche presenta, ad esempio, una carenza di infermieri in affiancamento dei Mmg nelle diverse strutture di aggregazione. Solo liberando il medico dalle sempre maggiori incombenze che non fanno parte della sua professione, avremo a disposizione più tempo da dedicare ai pazienti, per gestire cronicità sempre in aumento e per liberare i pronti soccorso degli ospedali da troppi cittadini che ancora oggi non riescono a trovare risposte sul territorio».


Le cifre in discussione in questi mesi ci parlano di più del 50%  (oltre 350) dei medici di medicina generale in pensione nei prossimi 5 anni solamente nella Regione Umbria su un totale attuale di circa 750 medici di famiglia in attività.

Sono questi i dati che disegnano un quadro di possibile criticità per l’assistenza sanitaria, condivisi da vari studi che prendono in esame i dati dell’Istat e dell’Enpam, ma suscettibili di ulteriori cambiamenti grazie agli ultimi interventi sul versante pensionistico, sui quali sono a lavoro Ministero della Salute e  Regioni e che pongono l’esigenza di una riflessione importante su come dovrà cambiare l’organizzazione delle cure primarie nel nostro Paese nei prossimi anni.


Questa è la posizione, condivisa anche dai rappresentati delle altre Regioni presenti, emersa durante il Congresso della Simg Centro Italia che raggruppa gli iscritti alla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie delle Regioni Umbria, Marche, Abruzzo e Molise con un totale di circa 1200 medici di base associati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero