Terni, commerciante denuncia il poliziotto e lo fa arrestare per estorsione: 52enne ai domiciliari

E' difeso da Dino Parroni, domani l'interrogatorio di garanzia

Terni, commerciante denuncia il poliziotto e lo fa arrestare per estorsione: 52enne ai domiciliari
TERNI - Avrebbe millantato conoscenze in questura, dove lavora da tanti anni, pretendendo soldi da una donna straniera che gestisce un negozio in città. ...

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TERNI - Avrebbe millantato conoscenze in questura, dove lavora da tanti anni, pretendendo soldi da una donna straniera che gestisce un negozio in città.

L’agente dell’ufficio logistico della questura che si occupa del parco macchine di servizio, 52 anni, ternano, è stato arrestato con la pesantissima accusa di estorsione.

A notificargli l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip, Chiara Mastracchio, sono stati i colleghi della squadra mobile ternana.

Il poliziotto, che è stato sospeso dal servizio e che da quasi un anno era assente dal lavoro per motivi di salute, è agli arresti domiciliari. Domani mattina affronterà l’interrogatorio di garanzia di fronte al giudice, che dovrà decidere se convalidare il fermo eseguito nei giorni scorsi dalla mobile guidata da Davide Caldarozzi.

L’indagine che riguarda il 52enne è coperta da un riserbo più che assoluto.

E’ partita diversi mesi fa dopo la denuncia che è stata presentata nei suoi confronti dalla titolare di un negozio della città.

La donna, che per denunciarlo si era rivolta ai carabinieri, avrebbe riferito di aver consegnato nel tempo significative somme di denaro al poliziotto e questo, a suo dire, con l’obiettivo di evitare controlli e sanzioni. Nella denuncia il timore della signora di incorrere in problemi con le forze dell’ordine se non avesse assecondato le richieste di soldi. E le presunte conoscenze che sarebbero state millantate dal 52enne all’interno della polizia, dove svolge un ruolo nell’ufficio tecnico logistico.

Le indagini della squadra mobile sono andate avanti per diversi mesi.

A coordinarle il sostituto procuratore, Marco Stramaglia.

Nelle carte messe insieme dagli investigatori della questura ternana, accanto alle intercettazioni, ci sarebbero anche alcune registrazioni delle telefonate intercorse tra il poliziotto indagato per estorsione e la donna straniera che conosceva e che, ad un certo punto, ha deciso di varcare la porta della caserma di via Radice  per andare a denunciarlo.

Nell’ordinanza non ci sono contestazioni diverse da quelle legate alla denuncia della commerciante.

Palpabile l’imbarazzo dei colleghi della questura di Terni, che, dopo la denuncia della donna, hanno puntato la lente su di lui per mesi per far luce sulle pesanti accuse che erano state messe nero su bianco dalla presunta vittima dell’estorsione.

A difendere il poliziotto è l’avvocato Dino Parroni, che domani mattina lo assisterà durante l’interrogatorio di garanzia di fronte al gip, Mastracchio.

In passato il 52enne, che ha anche affrontato un lungo processo penale che si è chiuso con la sua assoluzione, sarebbe stato oggetto di procedimenti disciplinari. Negli anni di lavoro in via Antiochia ha ricevuto anche encomi solenni e lodi per la sua attività.

Negli ultimi mesi in questura si è visto pochissimo. Ragioni di salute lo hanno portato ad assentarsi dal lavoro per malattia.

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Il Messaggero