Terni, in fila davanti alle Poste al freddo «Stiamo aumentando i giorni d'apertura degli sportelli»

Terni, in fila davanti alle Poste al freddo «Stiamo aumentando i giorni d'apertura degli sportelli»
Un caos. Ogni mattina – in realtà anche di pomeriggio - davanti agli uffici postali di Terni. File lunghissime all’aperto con temperature molto basse (in questi...

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Un caos. Ogni mattina – in realtà anche di pomeriggio - davanti agli uffici postali di Terni. File lunghissime all’aperto con temperature molto basse (in questi giorni si è registrato un calo delle temperature anche al di sotto dello zero). Insomma, una situazione a dir poco insostenibile. Pioggia, vento e gelo ma tutti fuori, in fila, ad aspettare il proprio turno.

E poi alcuni episodi spiacevoli che hanno scatenato la reazione degli utenti. "L’altro giorno ho fatto due ore di fila davanti alle poste del mio quartiere per pagare un bollettino, poi quando stava per scattare il mio turno è uscito il direttore dell’ufficio informandoci che alle 13 e 25 non avrebbe fatto più entrare nessuno come da regolamento – spiega un signore di mezza età – ci siamo arrabbiati, ma non c’è stato nulla da fare. Il direttore ci ha detto che a quell’ora non avrebbe più permesso ingressi anche perché il computer non gli avrebbe più consentito operazioni. Ci siamo arrabbiati in quanto il funzionario delle Poste doveva uscire prima e dirci chi era l’ultimo, come si fa ovunque. Anche nei supermercati, quando si chiude la cassa".

Un disagio di non poco conto, che sta investendo tutti gli uffici della città. Un disservizio che la gente sta pagando duramente. "Dicono che è per la pandemia, e per evitare contagi, ma così ci prendiamo ugualmente una polmonite – aggiunge il signore – ma almeno mettessero i numeri fuori cosi si potrebbero evitare file inutili e dannose per la salute". Ma come risponde l’azienda Poste a questa situazione deficitaria?

La risposta. "In realtà Poste italiane, dall’inizio della Pandemia, non ha mai smesso i suoi servizi garantendo sempre l’apertura al pubblico – risponde in una nota Poste italiane - in alcuni casi anche attraverso rimodulazioni orarie dei turni di apertura. Certo, l’obiettivo è quello di evitare assembramenti e per far questo si è pensato anche ad una parziale riorganizzazione del servizio". Ma di sicuro si poteva fare qualcosa di più e di meglio. Il disagio di questi giorni è davvero increscioso. Anche per la salute, soprattutto dei più anziani.

"Capiamo il disagio di chi deve aspettare fuori, ma purtroppo le norme anticovid permettono un accesso limitato – si legge ancora nella nota - Noi invitiamo all’uso del bancomat per ciò che è possibile, con il quale si possono ritirare contanti, pagare bollettini, avere l’estratto conto. Ricordiamo, inoltre, che è possibile prenotare appuntamenti allo sportello e ottenere un ticket digitale da mostrare al lettore una volta arrivati davanti all’ufficio. L’appuntamento si può prendere anche attraverso Wathsapp al numero 3715003715. Insomma, si sta facendo il possibile per favorire l’utenza. Proprio in questi giorni è stato ripristinato il doppio turno di apertura fino alle 19.05, dal lunedì al venerdì, all’ ufficio postale di via Bramante a Terni ed anche a quello di Orvieto".

Sempre in Provincia di Terni è stata estesa da tre a sei giorni a settimana l’apertura nelle sedi di Montefranco, Schifanoia (Narni) e Montegabbione di Orvieto. Anche ad Alviano l’apertura è stata prorogata da quatto a sei giorni. Dal 15 febbraio sono previste anche altre aperture.

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Il Messaggero