Terni, un' app fa rinascere l'antica Carsulae

Terni, un' app fa rinascere l'antica Carsulae
TERNI Grazie alla tecnologia l'antica Carsulae torna a rivivere e a mostrarsi ai turisti come era in origine e in tre dimensioni: permettono infatti un salto nel passato di...

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TERNI Grazie alla tecnologia l'antica Carsulae torna a rivivere e a mostrarsi ai turisti come era in origine e in tre dimensioni: permettono infatti un salto nel passato di 2.000 anni, l'app e la nuova tabellonistica installata nell'area archeologica di Terni, grazie ad un progetto promosso e finanziato dalla Fondazione Carit, con il patrocinio del Mibact e della Sovrintendenza ai Beni archeologici dell'Umbria. I visitatori, dopo aver visionato all'interno del centro visite di Carsulae il video «Carsulae 69 d.C.», che ricostruisce virtualmente la vita dell'antica città romana, potranno scaricare gratuitamente su smartphone e tablet l'apposita applicazione. Con questa, potranno poi scansionare i Qr code presenti nei 24 nuovi pannelli informativi e quindi accedere ai loro contenuti multimediali, anche questi una sorta di finestra temporale sull'antica Roma.

Tra i servizi a disposizione ci sono mappe, audioguide in italiano ed inglese, video in animazione, gallerie di immagini con ricostruzioni virtuali degli edifici e rappresentazioni immersive a 360 gradi. Tra le stretture dotate di questo nuovo servizio anche la via Flaminia, l'arco di San Damiano e l'area del sepolcreto, oltre alle opere venute alla luce recentemente nella nuova campagna di scavi dell'area nord-est, svolta dall'assocazione Astra su finanziamento della stessa Fondazione Carit, durante la quale sono stati scoperti importanti reperti e costruzioni assimilabili ad opifici. «Finalmente Carsulae si allinea ad altre importanti aree archeologiche italiane - ha sottolineato stamani il presidente della Fondazione Carit, Luigi Carlini, presentando il progetto - e grazie alla digitalizzazione si potrà rivivere pienamente la realtà del passato». Intanto a palazzo Montani Leoni, sede della Fondazione, fino al 30 luglio è visitabile la mostra «Carsulae 1951-2016. Dai grandi scavi di Umberto Ciotti alle ultime ricerche archeologiche» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero