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TERNI Il covid torna a colpire in modo pesante il mondo forense ternano, di recente già privato di professionisti di grande spessore umano e professionale. In queste ore a lottare contro il virus, ormai da quasi una settimana, in un letto della terapia intensiva dell’ospedale, è una nota e stimata penalista ternana.
La donna, 62 anni, nei giorni scorsi avrebbe accusato i sintomi evidenti del virus, successivamente confermati dall’esito del tampone cui si era sottoposta. Nelle stesse ore è risultato positivo al covid anche il fratello della penalista. Anche lui ora si trova ricoverato in ospedale in rianimazione in condizioni abbastanza serie. Il quadro clinico della nota e stimata professionista si sarebbe aggravato nel giro di poche ore. Dopo il trattamento domiciliare sono subentrate importanti difficoltà respiratorie, che hanno costretto i medici a decidere per il ricovero in ospedale. La notizia ha fatto presto il giro della città, dove la donna è molto conosciuta e apprezzata per le sue doti professionali e umane. Cresciuta nello studio legale dell’avvocato, Paolo Crescimbeni, la professionista è da sempre in prima linea nella difesa di imputati finiti nei guai per traffico di stupefacenti. Tra le arringhe più recenti quelle legate al processo scaturito dall’operazione Montana, con cui l’antidroga della squadra mobile smantellò, tre anni fa, una banda dedita allo spaccio di stupefacenti. La 62enne infatti ha fatto parte del gruppo di legali impegnati nella difesa delle quattordici persone arrestate e poi finite a giudizio per una delle più significative operazioni antidroga degli ultimi anni.
C’è apprensione e speranza che la collega possa superare questo difficile momento da parte del mondo forense ternano. Che nei mesi scorsi ha già pagato un prezzo troppo elevato con la scomparsa di Massimo Proietti, le cui battaglie nazionali per la giustizia in favore delle vittime dei reati violenti hanno fatto la storia recente della città. Il coronavirus ha stroncato anche Romano Sciarretta, una vita passata a dare battaglia nelle aule del tribunale.
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Il Messaggero