TERNI Il piano della Thyssen per le acciaierie di Terni «non va bene, non è chiaro sulle prospettive», lo ha detto alla conclusione dell'incontro tra azienda , sindacati e...
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La presidente Catiuscia Marini. Il piano industriale proposto da Thyssen per Ast «è irricevibile, ha bisogno di sostanziali modifiche, il costo sociale che si chiede ai lavoratori è irricevibile». Lo ha detto il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, a margine dell'incontro tra sindacato e azienda al ministero dello Sviluppo economico.
Per i rappresentanti delle istituzioni umbre, Regione, Provincia e Comune, si tratta di un «piano che di industriale ha davvero poco, perché prevede esclusivamente un taglio drastico sia in termini di dipendenti che di salario, scaricando così tutto il costo sociale soltanto sui lavoratori delle acciaierie, in un territorio già duramente colpito in passato da piani di ridimensionamento delle acciaierie e su tutto il sistema delle imprese dell'indotto. Peraltro, ciò a fronte di un peso del costo complessivo del lavoro all'interno del bilancio di Tk che è assai marginale, attestandosi attorno al quattro per cento. Una sproporzione che è indice di un'assoluta mancanza di strategia industriale da parte di Tk per ciò che riguarda il sito di Terni». «A fronte di una impostazione del piano tutta basata su tagli - si legge ancora in una nota -, riduzioni e ridimensionamenti non vi è poi alcuna significativa voce relativa a investimenti che possano, anche in minima parte, supportare le supposte strategie di rilancio di Ast che il management ha in maniera troppo sommaria riferito di voler perseguire. Va ricordato a tale proposito come l'approvazione della Commissione Europea dell'operazione di retrocessione di Ast da Outokumpu a Tk fosse anche il frutto di rassicurazioni in ordine alla conservazione della potenzialità produttiva del sito, alla realizzazione di investimenti e del necessario sostegno finanziario». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero