Terni, appalto Teseo in Ast. Fiom-Cgil Terni:«Proposta Ast è irricevibile. Pronti a riprendere gli scioperi».

Terni, appalto Teseo in Ast. Fiom-Cgil Terni:«Proposta Ast è irricevibile. Pronti a riprendere gli scioperi».
TERNI Questione appalto Teseo in Ast. Pronti a riprendere gli scioperi. A fronte di una proposta ritenuta, come precisano i sindacati, irrecevibile, che non è ancora stata...

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TERNI Questione appalto Teseo in Ast. Pronti a riprendere gli scioperi. A fronte di una proposta ritenuta, come precisano i sindacati, irrecevibile, che non è ancora stata ritirata, Fiom-Cgil di Terni, sono pronti a riprendere la mobilitazione insieme ai lavoratori.

Già a gennaio era stata denunciata una situazione insostenibile a seguito della quale era stato proclamato lo sciopero. In seguito alla proposta ricevuta da Ast dopo la scadenza del contratto al 31 dicembre 2021 prorogata al 30 giugno 2022, i lavoratori dell'azienda informatica avevano incrociato le braccia per protestare contro la prospettiva di una riduzione dei livelli retributivi e contrattuali. Oggi, secondo quanto specificato da Fiom-Cgil, il panorama non appare cambiato, per questo la prospettiva mobilitazione riappare all'orizzonte

«Continuiamo a denunciare la grave situazione in cui versano tutti i lavoratori della Teseo, azienda informatica in appalto presso Ast - hanno spiegato da Fiom-Cgil - a fronte della mobilitazione di fine gennaio, avevamo chiesto all’Ast l’impegno per affrontare il rinnovo dell’appalto sgomberando il tavolo dalla vecchia proposta fatta alla Teseo. La richiesta era di metterci in condizioni di fare una trattativa senza pregiudiziali in tempi brevi. Come sindacato, d’accordo con i lavoratori, abbiamo sospeso la mobilitazione accettando i segnali distensivi ricevuti da parte di Ast.

Ad oggi 18 febbraio 2022 siamo ancora in attesa di un riscontro!! Purtroppo, la proposta che abbiamo ritenuto irricevibile, non è stata ancora ritirata.

Come Fiom-Cgil, pur capendo la delicatezza della situazione attuale, nel bel mezzo di un cambio di proprietà, quindi con modifiche organizzative delle figure apicali, riteniamo che sono necessarie risposte anche ai lavoratori degli appalti.

A fronte di quanto sopra descritto, visto lo stato di agitazione proclamato, siamo a ribadire che la mobilitazione riprenderà con la stessa determinazione di gennaio se entro i primi giorni della prossima settimana non ci saranno segnali di cambio di atteggiamento».

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Il Messaggero