Terni, appalto revocato dall'Usl ma il Tar dà ragione alla ditta che fornirà prodotti monouso per le sale operatorie

Terni, appalto revocato dall'Usl ma il Tar dà ragione alla ditta che fornirà prodotti monouso per le sale operatorie
TERNI - L’appalto da 240mila euro per la fornitura di prodotti monouso per le sale operatorie, letti da visita e barelle occorrenti alla Usl Umbria 2 per dodici mesi...

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TERNI - L’appalto da 240mila euro per la fornitura di prodotti monouso per le sale operatorie, letti da visita e barelle occorrenti alla Usl Umbria 2 per dodici mesi è finito all’attenzione del tribunale amministrativo regionale.

Che ha dato ragione all’azienda fornitrice sulla base della mancanza dell’avviso di avvio del procedimento.

Il Tar dell’Umbria ha così annullato la deliberazione del direttore generale della Usl Umbria 2 di revoca dell’aggiudicazione per la fornitura di prodotti monouso.

A presentare il ricorso era stata l’azienda fornitrice che, il 21 maggio scorso, si era vista revocare l’aggiudicazione dell’appalto.

Il contenzioso era nato dopo che l’azienda sanitaria locale, che ha già un procedimento con la ditta in questione perché sarebbe risultata inadempiente in occasione di un precedente appalto, ha disposto di revocare l’appalto. E questo sulla base di una precedente risoluzione contrattuale per grave inadempimento dell’operatore economico.

Il Tar dell’Umbria nella sentenza depositata nei giornni scorsi sottolinea che «non essendo intervenuta una sentenza definitiva di accertamento della legittimità della risoluzione disposta ai danni della ditta e non essendo ravvisabile a fronte di una risoluzione ancora sub iudice un’ipotesi di esclusione automatica per illecito professionale (essendovi piuttosto spazio per una valutazione discrezionale da parte dell’amministrazione), l’azienda sanitaria, prima di procedere alla revoca dell’aggiudicazione, avrebbe dovuto garantire il necessario contraddittorio con l’operatore economico e verificare se lo stesso avesse adottato delle misure riparatorie».

Per i giudici amministrativi «non può supplire all’omissione del contraddittorio sul procedimento di revoca dell’aggiudicazione il fatto che la ditta fosse a conoscenza del pregresso provvedimento di risoluzione e che, in quella sede, si fosse sviluppato un contraddittorio tra le medesime parti; difatti, i due procedimenti, quello di risoluzione ed il successivo di revoca dell’aggiudicazione, sono logicamente autonomi, essendo differenti tanto i presupposti che gli effetti».

Il Tar dell’Umbria, accogliendo il ricorso della ditta che ha vinto l’appalto, ha annullato la delibera di revoca dell’aggiudicazione per la fornitura di prodotti monouso per le sale operatorie, letti da visita e barelle.

L’Usl è stata condannata a pagare le spese legali e gli accessori di legge.

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Il Messaggero