Terni, non accetta la separazione e insegue la ex per strada: arrestato ternano violento

Terni, non accetta la separazione e insegue la ex per strada: arrestato ternano violento
TERNI - Ha inseguito la ex per le vie della città e la donna, terrorizzata, ha cercato rifugio a casa di un amico. A...

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TERNI - Ha inseguito la ex per le vie della città e la donna, terrorizzata, ha cercato rifugio a casa di un amico.

A quel punto lui, 55 anni, ternano, che due mesi fa era stato ammonito dal questore che gli aveva intimato di interrompere ogni tipo di contatto e condotta lesiva nei confronti della ex, ha iniziato a infierire contro la porta d’ingresso della casa dove la donna si era rifugiata.

Un’escalation di violenza che ha convinto il gip del tribunale di Terni a firmare un’ordinanza di custodia cautelare per atti persecutori e molestie.

Provvedimento che ha fatto finire ai domiciliari il 55enne, già noto alle forze dell’ordine che, per convincere la ex a tornare sulle proprie decisioni, aveva iniziato a tempestarla di telefonate e videochiamate. Per qualche settimana ne ha fatte più di cento al giorno.

La donna, stremata dalle molestie, aveva bloccato il numero sperando di interrompere una storia che l’aveva portata a temere per la propria incolumità.

Lui, invece di desistere, aveva rilanciato cercando di avvicinarla. Diverse le “visite” sotto casa della ex dove l’uomo, spesso ubriaco, si attaccava al citofono per farsi aprire il portone.

La donna ad un certo punto ha capito che da sola non sarebbe stata in grado di fermare il suo stalker e ha deciso di chiedere aiuto ai carabinieri. A portare avanti le indagini i carabinieri di Collescipoli, che hanno raccolto le testimonianze di parenti, vicini di casa e amici, e messo nero su bianco i ripetuti interventi effettuati dalle forze dell’ordine a tutela della vittima.

I primi di novembre il 55enne, che voleva saperne di mollare la presa nei confronti della ex compagna,  aveva ricevuto l’ammonimento del questore, Bruno Failla.

Un provvedimento che spesso si rivela efficace ma che questa volta non è servito a fermare le persecuzioni.

L’inseguimento della donna per le vie della città e la violenza usata contro il portone della casa dove lei si era rifugiata hanno fatto scattare gli arresti domiciliari.

L’anno scorso gli uomini in divisa sono intervenuti 231 volte per maltrattamenti in famiglia, violenza di genere e stalking. Ventiquattro le denunce per stalking in città, la metà di quelle che hanno riguardato la provincia. Il questore ha risposto col pugno duro firmando 13 ammonimenti per atti persecutori e sette per altrettanti casi di violenza domestica.

 

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Il Messaggero