Terni, al via i lavori nella vecchia stazione di Cesi che sarà riqualificata

Terni, al via i lavori nella vecchia stazione di Cesi che sarà riqualificata
E’ “primavera” anche per la stazione ferroviaria di Cesi che dopo anni di abbandono torna a nuova vita grazie a un intervento di ristrutturazione che è...

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E’ “primavera” anche per la stazione ferroviaria di Cesi che dopo anni di abbandono torna a nuova vita grazie a un intervento di ristrutturazione che è partito in questi giorni. Dopo l'avvio dei lavori nel borgo, torna a rinascere dunque anche la stazione. Il cantiere rientra nel più ampio progetto “Vivere l’Umbria” che prevede la riqualificazione delle stazioni ex Fcu quali porte di accesso al sistema turistico territoriale, per il quale la Regione ha ottenuto i finanziamenti del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua), e la totale riapertura della dorsale ferroviaria regionale grazie a fondi Pnrr. I lavori stanno procedendo parallelamente e per step: nelle scorse settimane si è conclusa la pulizia dell’area con il taglio della vegetazione lungo il tracciato, operazione propedeutica all’avvio del cantiere vero e proprio. In questi giorni sono partiti, invece, gli interventi sull’immobile che ospitava la stazione. L’altro step è lo smantellamento delle vecchie traversine ferroviarie per sostituirle con nuovi binari Uni60. L’obiettivo è quello di arrivare entro il 2026 al ripristino della rete ferroviaria, da San Sepolcro a Terni, con treni elettrici e non più a gasolio.

Per quanto riguarda la stazione ferroviaria, quella di Cesi è tra le 15 stazioni interessate dal progetto di rifunzionalizzazione di spazi ed edifici pubblici attivata attraverso il riuso degli immobili della Fcu. Stazioni o parti di esse non utilizzate vengono recuperate, riattivate e convertite in parte ad uso residenziale. Previsti al piano terra servizi, attività sociali e culturali, sopra alloggi. L’idea, secondo quanto si legge nella presentazione del piano, è di trasformare le stazioni “in porte di accesso al sistema territoriale, fornendo i servizi necessari a pendolari e viaggiatori mettendo in connessione anche le altre reti presenti. Il territorio diventerà fruibile attraverso la mobilità sostenibile costituita da auto e moto elettriche, dalle normali biciclette e dai pedoni che troveranno il treno il mezzo più agevole”.

Il cantiere di Cesi ammonta a oltre 785mila euro, il soggetto titolare è l’Ater. Oltre a Cesi, nel Ternano è interessata anche la stazione di Sangemini dove i lavori sono partiti a gennaio e la conclusione è fissata per l'8 giugno.

Per quanto riguarda invece la tratta ferroviaria, all’inizio della prossima settimana è previsto l’arrivo del “treno innovatore”, come anticipato dall’assessore regionale Enrico Melasecche, ossia un convoglio utilizzato per il rifacimento dell’armamento ferroviario. Il treno consente di completare un segmento giornaliero compreso tra 700 metri e un chilometro. Il passaggio nel tratto Acquasparta – Terni dovrebbe avvenire con tutta probabilità tra lunedì e martedì. Lungo tutta la linea ferroviaria il rinnovamento dovrebbe riguardare complessivamente 200 chilometri di rotaie, 180mila traversine e 250mila metri cubi di pietrisco.

 

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Il Messaggero