TERNI - Le notizie trapelano solo in forma ufficiosa, ma intanto la cooperativa sociale Auxilium fa sapere che non starà a guardare: «Seguiremo molto attentamente le prossime...
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Secondo quanto risulta al Messaggero sono state presentate due offerte da altrettante cooperative: Fenice ed Esperia.2. Più volte contattata al telefono, la Galvani non ha risposto; impedendo così una conferma ufficiale alle voci che circolano. Maneanche il sito www. lcacoopaidas.it è stato aggiornato, sebbene si tratti di una piattaforma online pensata proprio per dare comunicazioni ufficiali. Sia Fenice che Esperia fino a pochi giorni fa si erano mostrate guardinghe circa la possibilità di avanzare il diritto di prelazione, ma probabilmente facevano pretattica. Secondo il capitolato di gara scritto dalla Galvani, dovrebbe essere la Fenice a usufruire del diritto di prelazione dal momento che rispetto all’Esperia. 2 ha più ex soci lavoratori nel suo organico.
Ma il condizionale come detto è d’obbligo. Chi guarda con attenzione all’evolversi della situazione è la coop sociale Auxilium, che per Collerolletta ha messo sul piatto 673 mila euro, aggiudicandosi così il bando di gara indetto dal commissario Galvani. Proprio nel capitolato di gara, però, è scritto che se una cooperativa di ex soci è capace di garantire la stessa copertura finanziaria risultata vincente, la gestione passa alla coop stessa.
«Non sappiamo nulla di ufficiale - dice Nicola D’Aranno, consigliere delegato della coop sociale Auxilium - ci stiamo collegando al sitomanon troviamo notizie. Se sono state fatte offerte ne prenderemo atto, ma aspettiamo notizie ufficiali. Per conto nostro - prosegue D’Aranno - abbiamo fatto un’offerta importante perché siamo interessati alla struttura (Collerolletta Ndr) e al territorio».
Insomma, la coop Auxilium è pronta tenere gli occhi bene aperti, facendo le pulci a qualsiasi passaggio che intercorrerà tra la prelazione e la necessaria conferma dei requisiti. La vicenda, dunque, potrebbe riservare nuove sorprese. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero