Terni, Ast venduta ad Arvedi, il Ceo Burelli: «Migliori prospettive future per tutti, acciaierie candidate a diventare importante player europeo»

Terni, Ast venduta ad Arvedi, il Ceo Burelli: «Migliori prospettive future per tutti, acciaierie candidate a diventare importante player europeo»
Ast di Terni venduta ad Arvedi, il Ceo Massimiliano Burelli ai dipendenti: «Migliori prospettive future per tutti». Il Ceo lo scrive in una lettera aperta ai...

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Ast di Terni venduta ad Arvedi, il Ceo Massimiliano Burelli ai dipendenti: «Migliori prospettive future per tutti». Il Ceo lo scrive in una lettera aperta ai dipendenti, firmata oltre che da lui anche dagli altri componenti del consiglio di Amministrazione di Ast,  Volkmar Dinstuhl , Torsten Schlüter , Mariano Pizzorno, Daniel Wodera. I dipendenti della seconda acciaieria in Europa, ai piedi della cascate delle Marmore alimentate dal fiume Velino, sono 2.700, mentre con l'indotti si arriva a 4mila lavoratori.

«Siamo certi di consegnare Ast in buone mani - scrive Burelli - . Nel corso delle trattative abbiamo potuto accertare che Arvedi offre al settore dell’acciaio inossidabile di Thyssenkrupp e quindi a voi migliori prospettive per il futuro rispetto aTthyssenkrupp. Arvedi è una società italiana di successo con soluzioni leader nel settore dell’acciaio e dell’acciaio inossidabile ed è già un cliente importante di Ast. La società controllante è Finarvedi Spa, un’impresa familiare italiana a gestione indipendente. Con l’acquisizione di Ast, Arvedi si candida a costruire un soggetto europeo forte che si affermi con grandi capacità nella concorrenza globale e ottenga un successo destinato a durare nel tempo. Arvedi si è impegnato ad investire nel settore dell’acciaio inossidabile, per essere preparati nell’affrontare le sfide future. Arvedi ha presentato dei programmi importanti per sviluppare il ruolo di Ast nel sociale e nei temi ambientali. Questo offrirà a tutti voi grandi opportunità». 

Nella lettera ai dipendenti il Ceo Burelli speiga anche quale sarà il timing della vendita. «La vendita deve essere ancora approvata dalle autorità europee competenti in materia di concorrenza. Prevediamo che possano esprimersi nel primo semestre 2022. Ciò comporta che entro la metà del 2022 Ast diventerà parte di Arvedi. Fino ad allora le due società saranno concorrenti. Arvedi non può influire sulla nostra attività né prendere visione dei dati». 

Burelli annuncia anche una riunione virtuale con tutti i dipendenti per spiegare nei dettagli i termini della vendita. 

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Il Messaggero