Polemica sulla divisa coloniale «Rimanda al Ventennio» «E' una rievocazione storica»

Il cappello coloniale della campagna d'Africa
Di curiosità ne ha suscitata parecchia. Tra le tante divise presenti quella indossata da Gianluca Procaccini, presidente dell'Associazione mutilati e invalidi di...

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Di curiosità ne ha suscitata parecchia. Tra le tante divise presenti quella indossata da Gianluca Procaccini, presidente dell'Associazione mutilati e invalidi di guerra, non è passata inosservata. A tal punto che alcuni dei presenti, tra cui un dirigente del Pd, hanno segnalato ad alcuni rappresentati delle forze dell'ordine se quella divisa fosse compatibile con il cerimoniale predisposto per la festa della Repubblica, che a Terni si è svolta alla Passeggiata. "Rimanda alla campagna d'Africa coloniale del 1935", fa notare il dirigente dem, aggiungendo un dettaglio: "Il cappello coloniale lo hanno visto tutti". Cappello che poi è stato sostituito con una meno vistosa "bustina". 

Non proprio il vestito ideale da indossare in occasione di una festa come il 2 giugno, secondo molti dei presenti, "Il 2 giugno è una festa carica di simboli", aggiunge l'esponente del Pd che ha mal digerito quella che a molti dei presenti è apparsa come una provocazione.

 
"Si tratta semplicemente di una rievocazione storica", spiega Procaccini. "La divisa è quella di un tenente d'artiglieria della guerra d'Africa", conferma il presidente dell'associazione che a Terni gestisce alla Casa del combattente un museo dedicato alle divise storiche. "Da tre anni a questa parte in occasione del 2 giugno e del 4 novembre presentiamo divise storiche", aggiunge Procaccini. "Due anni fa un fante della prima guerra mondiale, lo scorso anno un granatiere del regno di Sardegna", ricorda Procaccini. Ma un riferimento così esplicito al ventennio fasciata non è stato gradito. "Nessun riferimento, quella è una divisa dell'esercito italiano. Il fascismo non c'entra nulla". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero