Ternana, Bandecchi presenta il nuovo stadio al sindaco Latini

Ternana, Bandecchi presenta il nuovo stadio al sindaco Latini
TERNI  Con tanto di mascherina infilata, reggono insieme il foglio del progetto del nuovo stadio Liberati e si fanno scattare una foto. Il presidente Stefano Bandecchi...

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TERNI  Con tanto di mascherina infilata, reggono insieme il foglio del progetto del nuovo stadio Liberati e si fanno scattare una foto. Il presidente Stefano Bandecchi pubblica per primo, dai suoi canali privati, l’immagine nella quale si trova insieme al sindaco di Terni Leonardo Latini, all’assessore regionale Enrico Melasecche e all’ingegnere ternano Sergio Anibaldi al quale è affidato il progetto. Un incontro solo interlocutorio e informale, avvenuto a Roma nella sede dell’Università telematica Niccolò Cusano, perché anche i rappresentanti istituzionali comincino a prendere visione del progetto praticamente terminato. Ora, però, dovrà seguire la parte ufficiale dell’iter burocratico, legata intanto alla presentazione, a Terni, alla giunta comunale, del progetto stesso. La questione della clinica privata da realizzare poco distante, invece, arriverà in un secondo momento e sarà quella che dovrà interessare anche la Regione dell’Umbria. Intanto, però, si può dire che per lo stadio si è avviato un percorso pronto ad acquisire presto i primi crismi di ufficialità. Per adesso, poche anticipazioni e poche dichiarazioni.


Il presidente Bandecchi, sul post con il quale ha diffuso la foto, scrive: «Stadio, andiamo avanti». Ma anche i rappresentanti istituzionali di Comune e Regione non nascondono una cauta soddisfazione, appena usciti dagli uffici romani di Bandecchi. «Diciamo solo – si limita ad affermare Melasecche - che è cominciata una sfida importante per la città di Terni. Ognuno dovrà ora fare la sua parte, perché questa partita è da vincere. Insieme, dobbiamo andare a fare gol». Metafora prettamente calcistica e non poteva essere altrimenti. Il progetto prevede un investimento notevole, da parte dello stesso Bandecchi, intorno al quale il Comune sarà chiamato per primo a valutare il pubblico interesse, con i 90 giorni di tempo che la burocrazia assegna all’ente municipale ternano per convocare un’apposita conferenza di servizi. Per azzardare tempi di realizzazione, è ancora troppo presto. Stando ai calcoli del presidente Bandecchi, dovrebbero volerci tre anni da quando verrà data l’autorizzazione a cominciare. Intanto, secondo le prime indiscrezioni, il nuovo stadio vedrà la realizzazione dei nuovi spalti al posto di quelli attuali che verrebbero buttati giù. I nuovi settori costituiranno un catino chiuso, con l’inizio degli ordini di posto piazzato a sette metri e mezzo dal campo di gioco, per una capienza potenziale sui ventimila spettatori. Uno stadio secondo la concezione moderna, con gli spalti a ridosso del campo come vorrebbero i tifosi e con la possibilità che risponda alla concezione moderna di stadio da vivere non solo nel contesto circoscritto al solo evento calcistico domenicale. Previsti anche, all’esterno, spazi per altre attività, area verde, posti auto e anche per uno store. Un progetto faraonico, decisamente ambizioso. Non sembra nemmeno pensato per una squadra oggi in serie C, ma pronta a fare il tutto per tutto per mantenere l’attuale leadership e arrivare in primavera a festeggiare il ritorno in serie B. La squadra, però, non sogna. Vive il campionato gara dopo gara. Sabato ritornerà in campo contro la Paganese, al Liberati, per l’anticipo della seconda giornata del girone di ritorno e prima di una serie di tre partite ravvicinate da giocare. Mercoledì prossimo, infatti, turno infrasettimanale contro il Palermo, mentre la successiva domenica arriverà al Liberati la Casertana. Un trittico impegnativo, ma probabilmente importantissimo.

 

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Il Messaggero