Ternana all'esordio ufficiale con la Cremonese senza il bomber Donnarumma

Ternana all'esordio ufficiale con la Cremonese senza il bomber Donnarumma
Un'estate di parole, auspici... e lettere. Adesso scatta la fase...

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Un'estate di parole, auspici... e lettere. Adesso scatta la fase dei fatti, ma c'è subito una defezione importante, quella del bomber Alfredo Donnarumma. La Ternana inaugura il 2022-2023 in Coppa Italia, con il posticipo serale di lunedì 8 agosto. Sfida con la Cremonese dallo strano doppio retrogusto da derby, pur non essendolo. Un po' perché è la squadra controllata dalla famiglia Arvedi nuova proprietaria delle acciaierie ternane, un po' perché l'allenatore è il fresco ex Perugia Massimiliano Alvini. In campo, sul neutro dello stadio Mazza di Ferrara, sarà gara vera. Secca. Chi vince passa, chi perde esce. In caso di parità, supplementari e poi rigori. Per l'allenatore Cristiano Lucarelli, primo esame per testare le capacità di quella che ad oggi è ancora la squadra base. Ancora, nel senso che il mercato non è chiuso. Sarà praticamente la Ternana dell'anno scorso. «La Cremonese – dice Lucarelli – è squadra forte. Dirà la sua in serie A. Ha una società importante e annovera al suo interno uomini di calcio importanti, vedi Ariedo Braida». Si parte con il 4-3-2-1, ma senza Donnarumma in attacco. Venerdì si era fermato in allenamento per fastidi muscolari. Nella conferenza stampa di sabato, Lucarelli ha dribblato la domanda sull'attaccante, dicendo che non è lui a comunicare lo stato di salute dei giocatori. Fatto sta che l'ex Brescia non c'è. Ci sono anche due dubbi. Uno a centrocampo su uno dei tre nuovi arrivati, Di Tacchio, non al meglio, forse in panchina. Stesso discorso in difesa per Sørensen. Favorito Diakite, rispetto a Bogdan. In linea di massima, dovrebbe essere quasi la stessa Ternana vista in amichevole a Frosinone, con l'attacco formato da Partipilo e Pettinari a sostegno probabilmente di Ferrante. Ancora assente Cesar Falletti. «Ma sta migliorando – dice Lucarelli – e il programma procede bene. Siamo alla soglia dei 6 mesi dall'infortunio e lui ha avuto un percorso di recupero senza intoppi. Necessita ancora, però, di un po' di tempo. Si allena in gruppo, ma in partitella stiamo sempre attenti a non creargli situazioni di pericolosi contrasti fisici». In attacco, scalpitano anche i due giovani, Spalluto e Rovaglia. Su quest'ultimo, il tecnico scommette in prospettiva: «Diventerà molto forte. Mi dite che somiglia a Lucca? In realtà, oggi Lucca è più forte. Ma se continua a migliorare, può diventare anche meglio di lui. Quest'anno, vediamo se gli troviamo una sistemazione in prestito. Purché sia in una squadra dove sarebbe titolare, altrimenti resta qui». Coppa Italia da affrontare al meglio e, allo stesso tempo, da prendere con le molle. «E' una competizione troppo “scientifica”, per lasciare spazio a sogni. Potrebbe pure dare indicazioni non reali. Un anno fa vincemmo a Bologna segnando quattro gol. Questo ci comportò problemi anche sul mercato, poiché pensammo che avremmo potuto mantenere gli standard dell'anno prima».

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Il Messaggero