OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Niente esonero, per Cristiano Lucarelli. In panchina contro il Cosenza, però, non ci sarà. Ma solo perché squalificato per un turno. Nessun provvedimento dalla società, ma c'è stato il faccia a faccia di persona con il presidente Stefano Bandecchi, arrivato al Liberati per farsi sentire dopo la sconfitta di Modena. Ha incontrato prima la squadra, poi lo staff tecnico, quindi le ragazze della femminile in vista dell'inizio della loro stagione. Tutti attendevano notizie sul confronto con Lucarelli e la squadra. Il presidente stesso spiega come è andata, smentendo ogni intenzione di esonerare il tecnico, annunciando che sul mercato non ci saranno altri movimenti, dando precisazioni ancora sui video che hanno fatto arrabbiare i tifosi del Modena e accennando a stadio, clinica e palasport. «Ci siamo confrontati sulle cose che vogliamo fare, su come dobbiamo interpretare il nostro gioco se vogliamo ottenere certi risultati. E se vogliamo restarci, in serie B». Ma questa'ultima affermazione, come poi precisa, non è un proclama di salvezza. «Io sono chiaro, quando parlo. E parlo abbastanza bene italiano, anche se ultimamente troppi maestrini vogliono insegnarmi anche come si parla italiano. Quando si inizia un campionato, la prima cosa è riuscire a salvarsi. Questo non vuol dire che la Ternana gioca per salvarsi. Prima devi fare i punti salvezza, poi si dovrebbe puntare all'obiettivo playoff, infine si dovrebbe provare a vincere il campionato. Tre step. Alla squadra ho ricordato quali sono gli obiettivi e ho domandato cosa vuole fare». Per Lucarelli, niente ultimatum con il Cosenza: «Non è la partita decisiva. Tutte le partite, per me, sono decisive. Il Cosenza è una squadra importante, ha 6 punti in classifica e dopo le difficoltà dello scorso anno ora sta camminando bene. La affronteremo come si affronta una squadra importante. Lucarelli, lo ho trovato tranquillo, sereno, determinato e con idee molto chiare». Eppure per due giorni c'è stato il toto-allenatore. «Io non ho fatto alcun toto-nome. Non capisco cosa abbia dato l'impressione che oggi dovessi cambiare allenatore. La stessa cosa che dico a voi, cioè di stare attenti e riflettere quando scrivete articoli su di me. Non capisco cosa abbiate da insegnarmi». E qui, torna su quanto scritto e diffuso sui video dopo la gara di Modena. «Io ho voluto parlare alla mia squadra e mi è sfuggita quella frase sulla squadra del Modena, 32 secondi dopo ho chiesto scusa perché non avrei dovuto pronunciare quella parola per un'altra squadra.
Il Messaggero