TERNI - Mirco Antenucci verso il Leeds. Ora anche le cifre sembrano andare bene alla Ternana. L'addio sta per consumarsi. Fonti inglesi danno per certo che da oggi non sarà...
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Davanti al giocatore si presenta l'occasione di una nuova esperienza in una società inglese ambiziosa e pronta a dargli nuove motivazioni e tre anni di contratto, come alternativa al giocarsi un'altra chance come capitano rossoverde e la possibilità di restare in una città dove lui e sua moglie si erano ambientati bene. L'accordo con il Leeds di Massimo Cellino lo ha già raggiunto nei giorni scorsi il procuratore del calciatore. Tra le due società, trattativa sulle cifre. Si parla di un discorso partito da una base iniziale sul milione e mezzo, da dividere in due tra Ternana e Catania, comproprietarie del cartellino. L'offerta del Leeds alla Ternana, prima sui 300mila euro, ieri è salita fina a 600 mila ed anche di più. Quanto basta per soddisfare via Aleardi e per strappare il via libera. D'altra parte, è stata la società rossoverde (e non il giocatore, ben ambientato a Terni insieme alla moglie e con una bimba in arrivo) ad augurarsi principalmente di riuscire a cedere altrove un contratto considerato troppo oneroso.
Doccia gelata per gli sportivi. Anche loro sentono vicino un addio amaro. Tutto il loro affetto, al capitano, lo hanno dimostrato con i cori di domenica sera, durante Ternana-Catanzaro. Antenucci, subito dopo la partita, aveva pubblicato sul suo profilo Twitter un messaggio ai tifosi, con tanto di cuoricini rossoverdi. «I vostri cori da brividi! Orgoglioso di essere il capitano delle Fere. Grazie a tutti per queste emozioni fantastiche che mi avete regalato!». Molti avevano letto quell'orgoglio di essere capitano come un segnale della volontà di restare. Altri, però, interpretavano come un addio il fatto che parlasse al passato sulle emozioni «che mi avete regalato». Un tweet al quale hanno fatto seguito tante risposte di sportivi ternani, per invitarlo a rimanere. Maad oggi, così è. A meno di clamorosi ripensamenti nelle prossime ore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero