Terni, lavori al teatro Verdi. Il consulente del sindaco: «Dagli scavi non sono emersi reperti, perchè il cantiere è in ritardo?»

Terni, lavori al teatro Verdi. Il consulente del sindaco: «Dagli scavi non sono emersi reperti, perchè il cantiere è in ritardo?»
LA QUESTIONE «Misteri e ritardi in quantità nel cantiere...

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LA QUESTIONE

«Misteri e ritardi in quantità nel cantiere del Verdi». Troppi e immotivati, per Paolo Leonelli. L' architetto che il sindaco Bandecchi ha nominato suo consulente per il restyling del teatro il 25 luglio dello scorso anno, preoccupatissimo. «E anche abbastanza amareggiato - dichiara - perché in tutti questi mesi non ho potuto mettere piede all'interno del cinema teatro (il sindaco Bandecchi, il vicesindaco Corridore e l'allora sottosegretario alla cultura Sgarbi sì, ndr). Il responsabile della sicurezza mi ha autorizzato solo due sopralluoghi ed esclusivamente nell'area esterna al Verdi. In quelle due occasioni ho potuto comunque riscontrare che, effettivamente, non sono stati rinvenuti reperti importanti e infatti la Soprintendenza non ha bloccato i lavori». Dunque - argomenta Leonelli - se non è stata la Soprintendenza, a chi si deve questo andamento lento? Il consulente del sindaco, non è un segreto, ci contava sulle testimonianze del passato per sbarazzarsi di quel progetto che invece l'amministrazione comunale sta portando avanti. In fondo era stato nominato fiduciario del sindaco soprattutto per questo: perché da un lato la giunta Bandecchi non se l'è sentita di mandare a monte contratti e finanziamenti proseguendo il lavoro fatto dalla giunta Latini, dall'altro ha sperato di incontrare "quell'ostacolo" che motivasse una variazione in corso d'opera e che solo uno esperto di restauro come Leonelli avrebbe potuto guidare. Ad ogni modo, segnala Leonelli, per il primo stralcio funzionale dei lavori che realizza la sala polifunzionale del ridotto interrato da 150 posti e tutta una serie di opere che permetteranno il suo utilizzo fin da subito, «la data del 30 settembre scordiamocela». In sette mesi impossibile spostare i sottoservizi, demolire il cinema teatro, edificare le opere previste e la biglietteria provvisoria. E adesso è appena iniziata la fase di spostamento dei sottoservizi. Poi dovrà essere realizzato il basamento per la gigantesca gru e passeranno almeno venti giorni (sono i tempi necessari alla maturazione del calcestruzzo) prima che possa essere posizionata. Invece i disagi per i residenti vanno più veloci che mai. Iniziati a luglio con l'apertura del cantiere quando fu necessario eliminare otto posti auto e istituire il unico senso di marcia in via Sant'Agape e proseguiti con la chiusura al traffico della stessa strada il primo febbraio. Un giovedì. E senza che nemmeno la titolare del discount che si trova di fronte fosse informata. Il venerdì, poi, siccome i mezzi di Asm non riuscivano a recuperare i cassoni dei rifiuti e i fornitori dell'a'ttività commerciale non avevano gli spazi necessari a scaricare le merci, è stato necessario fare delle modifiche al marciapiede. Ma dopo aver chiuso via Sant'Agape. Ecco, in merito a questa modalità, Federico Cini, residente ed ex assessore in quota Lega, obietta: «Andavano coinvolti sia i residenti che i commercianti. Andavano quantomeno informati».

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Il Messaggero