Teatro, ultimo allarme del consulente del sindaco per il cantiere: «Lavori troppo in ritardo»

Teatro, ultimo allarme del consulente del sindaco per il cantiere: «Lavori troppo in ritardo»
IL BRACCIO DI FERRO Ultimo allarme per il Verdi. «Serve un atto di responsabilità da parte dell'amministrazione comunale adesso: i lavori vanno interrotti prima...

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IL BRACCIO DI FERRO

Ultimo allarme per il Verdi. «Serve un atto di responsabilità da parte dell'amministrazione comunale adesso: i lavori vanno interrotti prima che sia troppo tardi». Paolo Leonelli, l'architetto che il sindaco di Terni Bandecchi ha nominato suo consulente per il restyling del cinema teatro con decreto del 25 luglio 2023, chiarissimo. Dopo aver denunciato la lentezza delle operazioni che hanno portato allo spostamento dei sottoservizi e poco più, dal 15 luglio ad oggi, invita a riflettere sul da farsi. Perché? Per non rischiare di ritrovarsi con un buco invece di un teatro. «Se in sette mesi e mezzo è stato fatto così poco, impossibile immaginare che entro la fine di settembre possa essere demolito l'esistente e realizzato un ridotto da centocinquanta posti a sette metri di profondità con aria condizionata funzionante. Rispettare le scadenze, con i fondi del Pnrr intercettati ma ancora da prendere, è fondamentale. «E siccome per ragioni che non conosco, perché il mio incarico è di consulente del sindaco e non di direttore dei lavori, che invece sta a Venezia - sottolinea non potranno essere rispettate, è bene fermarsi prima di scavare così in profondità». Ultimo allarme per il Verdi e ultimo invito per l'amministrazione Bandecchi ad intervenire. «Ho scritto una relazione che vorrei fosse letta in consiglio. Lì ci sono tutte le mie osservazioni». E poi? «E poi lascio l'incarico». Due questioni: i ritardi e il progetto. Sul progetto, che inizialmente il sindaco Bandecchi voleva rispedire al mittente ma che poi ha scelto di portare avanti, c'è da dire che è quello che ha vinto il concorso internazionale indetto dal Comune di Terni. E piaccia o non piaccia resta quello. Va detto che l'assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Maggi, tra l'altro presente durante la conferenza stampa, ha sempre rassicurato, invece, sulla tempestività dei lavori.

Gli amanti della lirica e del teatro all'italiana si sono sempre battuti per un intervento conservativo: tornare al Poletti la loro massima ambizione, restaurare il cinema teatro l'alternativa più dignitosa e a costi decisamente più contenuti. Il "cavillo" che si cercava per cambiare il progetto e che non s'è trovato era quello di fermare i lavori se si fossero trovati dei reperti archeologici, durante gli scavi, Questo non è successo. Ora si deve fare i conti con il timing del cantiere. E, secondo il consulente del comune, è ora di prendere una decisione prima che sia troppo tardi.

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Il Messaggero