Tct riprende l'attività: «Non verrà interrotta per almeno un altro anno» `

Tct riprende l'attività: «Non verrà interrotta per almeno un altro anno» `
TERNI La Tct riprende l'attività. È l'esito dell'ultimo incontro in prefettura tra l'azienda specializzata nel taglio e commercializzazione tubi ed...

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TERNI La Tct riprende l'attività. È l'esito dell'ultimo incontro in prefettura tra l'azienda specializzata nel taglio e commercializzazione tubi ed Ast che ha visto il presidio di lavoratori e sindacati davanti palazzo Bazzani. L'accordo tra le parti non c'è stato, continuerà l'interlocuzione, ma con i lavoratori (52 che erano stati posti in cassa integrazione a zero ore) dentro la fabbrica fino a fine contratto, nel 2024. «Anche in assenza di un accordo c'è il contratto in essere che va avanti fino alla scadenza- ha spiegato Alessandro Rampiconi segretario della Fiom Cgil- quindi non ci sarà la possibilità, se le parti non si trovano d'accordo, di tornare alla condizione per cui uno dei due può tirare la corda».


Un risultato ben oltre le aspettative dei sindacati che per il momento si sono detti soddisfatti. «È chiaro che noi saremo vigili e attenti - ha sottolineando Simone Liti segretario generale Fim Cisl Umbri- , a che non ci siano cose distorte rispetto a quello che ci hanno comunicato».
Comunicazione che è giunta dopo circa un'ora e mezza di incontro tra le parti e il successivo colloquio delle organizzazioni sindacali con i rappresentanti di Tct ed Ast. Il segretario regionale della Fim Cisl Emilio Trotti ha riportato le confortanti parole di Gino Timpani, titolare della Tct. «Lui si fa carico del problema sociale riaprendo l'azienda e rispettando il contratto nonostante sia in perdita. Ha ribadito che nei prossimi giorni si cercherà di ristabilire corrette relazioni industriali che possano portare le parti alla scadenza del contratto con una soluzione condivisibile. La finalità è di non perdere occupazione e non perdere questa produzione sul territorio».

«Abbiamo la garanzia delle istituzioni - ha aggiunto Gioacchino Olimpieri della Fismic- che saranno con noi nel proseguo di questo discorso. Al tavolo prefettizio, infatti, anche oggi c'era il sindaco Leonardo Latini. Ci siamo seduti a quel tavolo con un obiettivo comune, seppure ognuno aveva le proprie posizioni, che era quello di tutelare i lavoratori perché questo era il punto da cui non ci si poteva in alcun modo discostare. C'è stata quindi tutta una serie di trattative che ha portato alla decisione di risolvere quello che poteva essere un problema di carattere occupazionale, dunque sociale, facendo ripartire l'attività della Tct, poi vedremo, nelle relazioni tra i privati, quello che succederà. In questo tavolo quello che era necessario era la tutela dell'occupazione e della tenuta sociale di un territorio perché questo è quello a cui le istituzioni, soprattutto le istituzioni territoriali, sindaco e il prefetto, tengono in maniera particolare. Si tiene ai lavoratori, alla tutela di un tessuto economico produttivo perché questo è fondamentale per tutti quanti noi. La presenza degli operai qui sotto palazzo Bazzani è stata importante perché si parlava non di numeri, ma di persone. È determinante pensare che dietro i problemi esistono le persone in questo caso i lavoratori».
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Il Messaggero