Task force e portierato: così Fontivegge adesso ricomincia a respirare

Carabinieri e polizia a Fontivegge
PERUGIA - Fontivegge respira. Lo dicono i residenti. Ma attenzione. Respirare non significa aver risolto. Non significa che le problematiche che fino a qualche settimana fa...

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PERUGIA - Fontivegge respira. Lo dicono i residenti. Ma attenzione. Respirare non significa aver risolto. Non significa che le problematiche che fino a qualche settimana fa attanagliavano le strade intorno alla stazione siano magicamente terminate. Così come non significa che tutte le strade intorno alla stazione stiano respirando. Ma che qualcosa si stia muovendo in senso positivo.

Tre settimane fa, sotto il coordinamento del prefetto Armando Gradone, è stata data vita a una task force composta da poliziotti, finanzieri, carabinieri e agenti della polizia locale. Come annunciato dal Messaggero, si è trattato e si tratta di un'azione di controllo del territorio in profondità per dare subito uno stop ad alcuni fenomeni criminali (non solo il consueto spaccio di droga ma anche i furti in serie nelle auto in sosta seguiti poi da centinaia di acquisti con le carte contactless trovate nelle borse e negli zaini rubati all'interno) ma anche per migliorare concretamente il livello di vivibilità del quartiere. Ed è questo che i residenti stanno rilevando. Un «sensibile miglioramento della situazione nel quartiere in orario pomeridiano e serale» nelle ultime due settimane dice Andrea Fais in un post sul profilo Facebook Progetto Fontivegge. Parole importanti. Non solo perché arrivano da una delle anime del Comitato, ma anche perché Fais è un residente che in più occasioni ha pubblicamente manifestato disappunto e critica per la situazione che stava vivendo il quartiere. «Risultano in servizio numerosi agenti suddivisi nelle due fasce orarie 15-18 e 18-24, dislocati in auto o a piedi nei punti ritenuti più critici per la sicurezza e il decoro di Fontivegge – dice ancora Fais -. In attesa di ulteriori dettagli ufficiali, l'operazione dovrebbe andare avanti ancora per un po', almeno fino a quando non saranno stati raggiunti gli obiettivi prefissati per il ritorno del quartiere ad una prima fondamentale condizione di normalità e vivibilità, come ha riferito a Progetto Fontivegge l'assessore Luca Merli, che si è molto speso negli ultimi mesi per ricevere dalle autorità di pubblica sicurezza garanzie in questo senso. Un grazie a lui, a questore e prefetto per aver compreso e accolto le istanze di Progetto Fontivegge». Tra le note positive, anche la decisione di residenti nella zona di via Mario Angeloni di dotarsi dei servizi di portierato e di sicurezza privata, che stanno dando subito risposte.


Ma la battaglia non può dirsi ancora finita. Non solo perché secondo alcuni residenti ci sono zone della stazione ancora in condizioni critiche ma anche perché si ha notizia proprio nelle ultime ore di un furto all'interno di una palestra della zona. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero