Dai raccoglitori al prodotto finito: 35 kg di tartufo fuorilegge donati agli ospizi

Dai raccoglitori al prodotto finito: 35 kg di tartufo fuorilegge donati agli ospizi
PERUGIA - Super controlli condotti dalla Forestale per verificare eventuali comportamenti fuorilegge in tema di raccolta e commercializzazione del tartufo. ...

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PERUGIA - Super controlli condotti dalla Forestale per verificare eventuali comportamenti fuorilegge in tema di raccolta e commercializzazione del tartufo.




L’indagine ha riguardato tutta la filiera: dal cercatore/raccoglitore che munito di tesserino di idoneità, rilasciato dopo il superamento di apposito esame, rappresenta il punto di partenza di tutte le attività successive, per arrivare fino alle ditte di lavorazione e confezionamento del prodotto che poi viene distribuito sia alle catene della grande distribuzione (supermercati) sia alle rivendite al dettaglio.



L’attività di controllo nel settore aveva la finalità di verificare il rispetto delle prescrizioni previste dalla specifica normativa nazionale e regionale per esercitare l’attività di raccolta del tartufo nonchè il rispetto delle norme in materia di etichettatura, tracciabilità e presentazione al consumatore delle diverse specie di tartufo presso le rivendite al dettaglio e la grande distribuzione. Nello specifico, per il prodotto commercializzato fresco, il comune cittadino dalla lettura delle indicazioni obbligatorie presenti in etichetta o su cartellino deve essere in grado di conoscere specie e luogo di raccolta; per il tartufo conservato deve essere in grado di conoscere la ditta che ha confezionato il prodotto, la località dove ha sede lo stabilimento, la denominazione e la classificazione, in recipienti ermeticamente chiusi.



In totale stati eseguiti in regione 820 controlli, in 65 casi sono risultate violazioni di legge sanzionate amministrativamente che hanno portato ad elevare 65 verbali. Tra le infrazioni più frequenti in fase di raccolta sono state accertate: raccolta in epoca di divieto, ricerca tartufi con più di due cani e mancato pagamento della tassa regionale. In fase di commercializzazione: la mancata classificazione del prodotto confezionato, la vendita di prodotto fresco privo di cartellino con le indicazioni obbligatorie, la mancanza di tracciabilità del prodotto, in un caso, nell'area della cascata delle Marmore, è stata accertata la vendita ambulante in assenza di autorizzazioni.



Sono stati effettuati sequestri di prodotto fresco e confezionato per complessivi 35 kg confiscati e successivamente donati a ospizi, orfanatrofi e mense per indigenti, ed elevate sanzioni per un importo di complessive 55.874,75 euro . Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero