PERUGIA - «Dammi le chiavi dell'auto o ti taglio la testa e di do fuoco, così un venticinquenne marocchino si rivolgeva alla moglie. L'uomo è stato...
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L’applicazione della misura nei confronti dell’uomo segue un altro procedimento penale per maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona e lesioni sempre contro la moglie: nell’ultimo mese la squadra mobile della questura perugina ha accertato una serie di comportamenti sempre più gravi. In base a quanto ricostruito dagli investigatori, il giovane nordafricano, pur consapevole del procedimento penale già avviato nei suoi confronti, ha proseguito con le sue violenze contro la donna.
Nello specifico, poche settimane fa, tornato a casa ubriaco, ha inveito contro la moglie che gli negava le chiavi dell’autovettura, minacciandola di tagliarle la testa e darle fuoco. Non ottenendo quanto desiderato, ha iniziato a distruggere i mobili e ogni suppellettile che gli capitava a tiro, terrorizzando la donna e il bambino della coppia. La donna ha trovato protezione a casa dei genitori, ma l'uomo ha proseguito a minacciarla inviandole tramite messaggi telefonici continue minacce di morte. Venti giorni fa, lui ancora una volta ubriaco si era recato a casa dei suoceri in cerca della donna e, non trovandola, si era scatenato contro di loro e contro il cognato, minacciando di ucciderli tutti.
La gravità di quanto denunciato dalla nordafricana ha imposto un’indagine lampo: gli agenti della Mobile hanno raccolto una serie di testimonianze e il gip, su richiesta del pm, ha emesso una misura cautelare che obbliga il nordafricano a lasciare immediatamente la casa e gli vieta di avvicinarsi alla moglie. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero