Stupro in discoteca: chiuso il locale a Po' Bandino e Daspo al gestore accusato

Stupro in discoteca: chiuso il locale a Po' Bandino e Daspo al gestore accusato
Sta in carcere, ma la gravità di quanto accaduto resta in tutta la sua interezza. Perché convincere una ragazza che è già in difficoltà a...

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Sta in carcere, ma la gravità di quanto accaduto resta in tutta la sua interezza. Perché convincere una ragazza che è già in difficoltà a seguirlo in ufficio, farla bere ulteriormente e poi violentarla, tenendola a terra con tutta la forza necessaria a neutralizzare il suo tentativo di fuggire è qualcosa di inaccettabile. 

Un’accusa ovviamente, da un eventuale punto di vista processuale, tutta ancora da dimostrare. Ma intanto nelle ultime ore il questore Giuseppe Bellassai ha adottato il provvedimento di chiusura per il club di Po’ Bandino in cui lo scorso due ottobre si è consumata la presunta violenza sessuale compiuta dal gestore del locale, Simone Peppicelli, ai danni di una ragazza poco più che ventenne, residente nella vicinissima Toscana.

L’uomo, dopo le immediate indagini dei carabinieri di Città della Pieve coordinati dalla procura, è stato arrestato e appena qualche giorno fa il tribunale del Riesame gli ha negato la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali. Il gestore aveva chiesto l’ottenimento degli arresti domiciliari indicando proprio lo stabile in cui si trova il club come luogo in cui svolgerli. La chiusura, notificata dai carabinieri, è per trenta giorni.

Ma c’è di più, dal momento che Bellassai nei confronti del gestore del club ha disposto anche il Daspo Willy. Ovvero il divieto, per i prossimi due anni, di accedere a tutti i locali di pubblico intrattenimento, alle sale da ballo e ai locali notturni presenti nella provincia di Perugia, nonché si stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi.

 

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Il Messaggero