Studente modello, è di un detenuto l’unico cento all'istituto professionale "Pertini" di Terni

Studente modello, è di un detenuto l’unico cento all'istituto professionale "Pertini" di Terni
TERNI Studente modello, con un punteggio di base pari a cinquanta, il...

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TERNI Studente modello, con un punteggio di base pari a cinquanta, il massimo, per quello che riguarda i crediti formativi, ossia i crediti accumulati negli ultimi tre anni di scuola in base alla media dei voti di tutte le materie ed alle attività svolte in più oltre alle lezioni frontali. Il diploma se lo è meritato con cento. E’ stato l’unico studente dell’istituto professionale Sandro Pertini ad ottenere il massimo dei voti alla maturità. E’ un italiano recluso nella casa circondariale di Vocabolo Sabbione. Ha frequentato tutti e cinque gli anni dell’istituto professionale Pertini nella sezione di manutenzione impianti elettrici civili e industriali attivata in carcere. «La commissione che esamina i detenuti a Sabbione rimane sempre, ogni anno, molto soddisfatta, si ha a che fare con adulti che volontariamente decidono di iscriversi ad una scuola superiore, conoscono bene il valore di un diploma, l’importanza di avere una cultura. Magari prima di entrare in carcere non hanno potuto, o voluto, studiare ed ora capiscono l’errore. Per i detenuti ottenere quel foglio di carta, è una emancipazione sociale, un riscatto, una volta scontata la pena con il diploma si possono iscrivere all’albo della Camera di Commercio e perché no, aprire anche una piccola azienda», ricorda Fabrizio Canolla dirigente dell’istituto Pertini. Quest’anno erano due le quinte classi del Pertini attivate in carcere che hanno sostenuto la maturità. In tutto una ventina di studenti. «I numeri degli alunni per classe in carcere è molto ridotto rispetto alla scuola tradizionale, ci sono tutti altri parametri. Ecco perché due classi con venti alunni in totale», fanno notare all’istituto Pertini. Nella scuola professionale di viale Brin nessun altro studente ha portato a casa la maturità con cento, il voto più alto è stato 95, seguito da un 92. Come mai questo? Come mai nessun studente ha meritato il massimo dei voti? «I nostri ragazzi hanno risentito molto dei due anni di pandemia, le nostre materie spesso presuppongono la frequenza dei laboratori cosa che on line non è stata possibile. Se è difficile fare lezione di italiano e matematica davanti ad un computer fare laboratorio di meccanica, meccatronica, è impossibile. I nostri studenti poi spesso, vanno guidati, e senza la frequenza giornaliera a scuola questo risulta davvero difficile», ricorda il dirigente Canolla. Se all’Ipsia Pertini di cento ce ne è stato solo uno al classico artistico Tacito- Metelli la metà degli studenti che hanno sostenuto la maturità ha portato a casa cento: su 121 studenti esaminati al Tacito 61 hanno ottenuto cento e tra questi 23 hanno collezionato anche la lode. Al liceo classico Tacito c’è stato anche il “caso” terza C, quella con il potenziamento dell’area matematico -scientifica, dove a non ottenere il massimo dei voti è stato solo uno studente. Su ventiquattro alunni, quindi hanno preso cento ed otto cento con lode. Ventitré su ventiquattro al top ed un novantasei. I super bravi del liceo classico Tacito hanno frequentato le sezioni di potenziamento artistico e musicale, potenziamento scientifico, Cambridge, giuridico-internazionale e ordinario. Al liceo artistico Orneore Metelli a sostenere la maturità sono stati 99 studenti a collezionare cento sono stati in dodici e tra questi quattro hanno ottenuto anche la lode, questi studenti hanno frequentato gli indirizzi di arti figurative e di grafica. Negli altri istituti superiori ternani si stanno ancora svolgendo gli orali, il termine è previsto per la prossima settimana.

 

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Il Messaggero