Stelle Michelin, l'esordio di tre chef umbri. La prima volta di una donna

I nuovi stellati umbri: Andrea Imperato, Ada Stifani e Giulio Gigli
La nuova edizione della guida Michelin certifica il momento di grazia che sta vivendo l’alta gastronomia della nostra regione. Alla cerimonia “Star Revelation...

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La nuova edizione della guida Michelin certifica il momento di grazia che sta vivendo l’alta gastronomia della nostra regione. Alla cerimonia “Star Revelation Italia”, che si è tenuta ieri pomeriggio al teatro Grande di Brescia, quattro sono state infatti le nuove stelle assegnate a ristoranti umbri: tre classiche e una verde. Tra le 26 le nuove insegne che in Italia potranno vantare la stella Michelin, tre sono umbre: Une dello chef Giulio Gigli, Elementi Fine Dining di Andrea Imperato e Ada Gourmet della chef–patronne Ada Stifani. La stella verde, che denota l’impegno per la sostenibilità sia in chiave economica che sociale ed ambientale, è stata assegnata invece al ristorante Vespasia di Norcia, già stellato. Diventano così sei i ristoranti stellati nella nostra regione: i tre che ieri hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento vanno a far compagnia a Casa Vissani di Baschi, Vespasia di Norcia e L'Acciuga di Perugia. Dopo aver gestito per tanti anni la cucina de L’Officina, Ada Stifani è diventata ieri la prima donna umbra a ricevere la stella Michelin. Un traguardo raggiunto con il suo nuovo locale aperto in via del Bovaro nel centro storico di Perugia un anno fa. «Il sogno di una vita - racconta raggiante Ada -. Quando alla cerimonia di premiazione è stato pronunciato il mio nome mi si è fermato il cuore. Sul palco il primo pensiero è andato a tutto lo staff del mio ristorante. Questi riconoscimenti rappresentano l’inizio dell’ascesa gastronomica della nostra regione». Ma Ada non di ferma qui. Non ha dubbi su quali siano i suoi progetti futuri: «Puntare più in alto».

Felicissimo anche Giulio Gigli col suo Une aperto due anni fa a Capodacqua di Foligno, la sua città natale, dopo aver collezionato diverse esperienze in ristoranti di alto livello in giro per il mondo: «Sono molto felice di questo riconoscimento. È una grande emozione ricevere questo premio dopo solo due anni. L’abbiamo ottenuto grazie agli sforzi di tutta la squadra del ristorante, ma anche grazie a tutti i produttori e ospiti che ci sostengono e che tengo a ringraziare calorosamente. Speriamo che questo apprezzamento possa dare luce al territorio umbro e alle zone rurali di questa regione».

L’emozione è grande anche per Andrea Impero, classe 1990, che sulle colline di Brufa, con Elementi Fine Dining, è stato capace di scovare i migliori artigiani e i sapori più intimi di questa terra con sguardo moderno: «Non posso non pensare in primis a chi mi è accanto in maniera discreta ma determinante da ben 10 anni, in un’unione di intenti professionali e personali, ovvero mia moglie Martina Pallante, restaurant manager di Borgobrufa Resort. Una stella speciale, perché ha il volto genuino dei nostri 70 micro-fornitori, delle indispensabili brigata di cucina e brigata di sala, e soprattutto della famiglia Sfascia, che ringrazio per aver da sempre creduto in questa visione di cucina fine dining etica, che mette a sistema minuscoli territori, piccoli produttori e materie prime. ‘Elementi’ per tutti noi è uno stile di vita. È dare un tributo vero e tangibile a chi produce qualità, attraverso la selezione e l’utilizzo dei loro prodotti e la ricerca e la creazione di piatti che ne esaltino al massimo le qualità. Si parte dalla terra, dalle mani che l’hanno lavorata, per arrivare attraverso le nostre menti a ciò che voi poi trovate a tavola. Non a caso il nome del ristorante significa proprio questo: ‘elementi’ come ingredienti ‘e le menti‘ ad indicare chi pensa a valorizzarli».

A dimostrazione della crescita gastronomica raggiunta, proprio l’Umbria potrebbe essere il prossimo anno la nuova regione ad ospitare la cerimonia di presentazione della Guida Michelin 2025 che assegna le ambite stelle ai ristoranti della Penisola delineando di anno in anno il firmamento dell'alta cucina. In totale, i ristoranti stellati presenti nella guida appena uscita sono 395. Tra le 33 novità, sono 11 gli chef con età uguale o inferiore ai 35 anni. Lombardia, Campania, Toscana e, per la prima volta, Umbria sono le regioni più premiate dalla guida Michelin Italia 2024.

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Il Messaggero