PERUGIA - Puntualissime alle 11 di ieri mattina, le delegazioni di Comune, Credito Sportivo e Cassa depositi e prestiti hanno varcato i cancelli degli spogliatoi dello stadio...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Due ore iniziate davanti alla piantina dell’impianto, quella piazzata proprio vicino alla sede del Perugia con il grande grifo che sembrava guardare con attenzione i dieci che hanno passato palmo a palmo l’area del Curi.
Oltre al sindaco Andrea Romizi, c’erano l’assessore allo Sport Clara Pastorelli, l’assessore all’Urbanistica Margherita Scoccia, il dirigente Fabio Zepparelli, il tecnico comunale Giacomo Capone che del Curi conosce ogni segreto, una mini delegazione (due persone) di Cassa depositi e prestiti guidata dal manager Andrea Fanelli e un delegato del Credito Sportivo oltre a un rappresentate del Perugia che ha fatto gli onori di casa.
Curva nord, tribuna, curva Sud, gradinata, tutto il perimetro (e non solo) dello stadio è stato passato all’attenzione del gruppo di lavoro che, naturalmente, ha anche dialogato su quello che è oggi sul tavolo per la partita del nuovo Curi: il piano di fattibilità economico finanziaria per la realizzazione dell’impianto. Il fatto che per due ore l’impianto di Pian di Massiano si finito al centro dell’attenzione fa immaginare come l’ipotesi di non abbandonare quel perimetro possa essere ancora sul tavolo.
Schivo all’inizio dell’incontro, il sindaco Andrea Romizi, è stato telegrafico alla fine: «Quello fatto con il sopralluogo è un passo naturale, ma importante. Il ritmo serrato delle riunioni con Cassa depositi e prestiti e Credito sportivo ci danno la misura di come l’intervento per il nuovo stadio Curi sia una priorità».
Poche parole che raccontano la volontà di arrivare all’obiettivo. Con la soglia dei ventimila posti che palazzo dei Priori individua come condizione chiave. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero