Spoleto, il cinema ai tempi del virus riparte da «La donna per me»: la prima di Gabbani sul set

Gli attori protagonisti, da sinistra Cristiano Caccamo, Eduardo Scarpetta, Stefano Fresi, Francesco Gabbani
«L'Umbria e Spoleto set ideali per il cinema»....

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«L'Umbria e Spoleto set ideali per il cinema». Così afferma Andrea Occhipinti produttore per la Luky Red s.r.l., mentre alla chiesa di Sant'Eufemia è stato dato il via al primo ciak spoletino del film “La donna per me” che dovrebbe uscire nelle sale a fine novembre e che l'autore e regista Marco Martani ha voluto ambientare proprio nella città del Festival dei Due Mondi, luogo in cui è nato e cresciuto. I primi ad approdare in città, dove il film verrà girato fino a sabato e dove in queste ultime settimane sono state reclutate anche 130 comparse, una troupe di circa cinquanta persone con i protagonisti del cast, da Andrea Arcangeli e Alessandra Mastronardi a Stefano Fresi, da Cristiano Caccamo a Eduardo Scarpetta fino, alla sua prima prova da attore, al cantautore Francesco Gabbani. “Per me questa è un'opportunità che sto vivendo con l'entusiasmo del principiante – dice Gabbani in conferenza stampa a Palazzo Comunale -. Sul set c'è un clima fantastico, come quando sono stato a Spoleto la prima volta per un concerto in Piazza del Duomo nel 2017: è un ricordo fantastico, questa città mi fa provare sempre emozioni bellissime. Se voglio continuare la carriera da attore? Per ora non so dirlo ma se mi dovesse capitare un'altra occasione, perché no?”. Anche per Stefano Fresi e Cristiano Caccamo non è la prima volta a Spoleto: “Amo questa città – dice Fresi -, è un avamposto di cultura a livello mondiale ma ho tutta l'Umbria nel cuore, ho lavorato a lungo anche a per il teatro a Perugia”. Legato alla regione anche Caccamo, spiega: “Sono stato già a Spoleto per lavoro (per una parte nella fiction Don Matteo, ndr) ed ho anche vissuto in Umbria per tre anni. Ho accettato il ruolo che ricopro in questo film perché mi divertiva impersonare lo stronzo maschilista che io non sono. Se potessi scegliere un ruolo in un film da girare in futuro? Mi piacerebbe vestire i panni del supereroe”. In questo clima d'entusiasmo anche Eduardo Scarpetta entra con un ricordo legato a Spoleto: “Ci sono stato alcuni anni fa con il Centro sperimentale di cinematografia. Rimango da sempre colpito per i bei paesaggi e anche per la buona cucina”. Per il protagonista maschile, Andrea Arcangeli, è invece la prima volta in città: “Non ero mai stato a Spoleto, conosco solo Perugia. Però mia madre è una fan dell'Umbria e mi ha segnalato tutto quello che c'è da vedere nei dintorni”. Così anche per Alessandra Mastronardi che nel film è Laura, la sua futura moglie: “In Umbria ho lavorato soltanto ad Orvieto, qualche mese fa. E' la prima volta a Spoleto: è bello, comunque, che il cinema si stia interessando all'Italia di provincia, quella meno raccontata”. Ed a questo proposito, il regista e autore Marco Martani, aggiunge: “Quando con Eleonora Ceci abbiamo cominciato a scrivere questa storia ho immaginato i luoghi della mia città come quelli ideali in cui ambientarla: quella del film sarà però una Spoleto inconsueta, più romantica, non da cartolina. Poi, con il sole che ci ha accolto al primo ciak c'è già stato un piccolo miracolo, speriamo che il tempo ci assista”. Dalla chiesa di Sant'Eufemia, il set si sposterà anche a Piazza Fontana, Giro della Rocca, Palazzo Vincenti Mareri. Ma ad assistere alle riprese saranno solo gli addetti ai lavori: “Siamo in emergenza sanitaria – ricorda Andrea Occhipinti – seguiamo con rigore i protocolli anti Covid-19”.

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Il Messaggero