Spi Cgil Orvieto: «Lo stato di degrado della sanità richiede risposte immediate»

Spi Cgil Orvieto: «Lo stato di degrado della sanità richiede risposte immediate»
Lo "stato di degrado" in cui versa la sanità territoriale è al primo posto nelle preoccupazioni del sindacato pensionati di Orvieto. Una...

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Lo "stato di degrado" in cui versa la sanità territoriale è al primo posto nelle preoccupazioni del sindacato pensionati di Orvieto. Una priorità emersa con chiarezza nella prima assemblea della Lega Spi Cgil di Orvieto dopo il recente congresso, che ha eletto il nuovo direttivo e la nuova segretaria generale, Anna Maria Laudadio.

Proprio la nuova segretaria nella sua relazione ha elencato le pesanti criticità, tanto ospedaliere quanto territoriali, che le persone di ogni età vivono sulla propria pelle e senza alcuna efficace proposta risolutiva da parte della giunta regionale.

«Scontiamo una grave carenza di medici di medicina generale - ha detto Laudadio - che non può essere certo affrontata semplicemente innalzando l’età pensionabile degli stessi, o richiamando i medici già in pensione o ancora aumentando il numero degli assistiti». Più in generale, ha sottolineato la segretaria dei pensionati Cgil, la carenza di personale sanitario continua ad essere il «problema dei problemi», affrontato ad oggi in maniera «improvvisata» assumendo «medici a gettone» o costringendo il personale, soprattutto infermieristico, a «turni massacranti».

Conseguenza di questa situazioni è il ben noto problema delle liste d’attesa che costringono le persone bisognose di assistenza ad affrontare lunghi "tour dell’Umbria" o, per chi ha possibilità economiche, «ad utilizzare l’intramoenia o a rivolgersi alle strutture private». Nel frattempo, l’assistenza domiciliare, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di una moderna medicina, è stata «lentamente depauperata», mentre l’ospedale, che sulla carta è un DEA di primo livello, nella realtà "versa in gravi condizioni senza i servizi e il personale necessario».

Grave poi, secondo lo Spi Cgil, «la mancanza di una neuropsichiatria infantile, struttura fondamentale per fornire diagnosi precoci per intervenire e invertire la rotta di un disagio». Infine, c’è la costruzione della casa di comunità, «sicuramente una grande opportunità per Orvieto, ma c’è da chiedersi se non sarà ancora un altro contenitore vuoto», ha rimarcato Laudadio, che ha anche indicato la necessità di aprire un confronto tra sindacato e associazioni attive sul territorio, a partire dal Tribunale del diritto del malato di Cittadinanzattiva.

La riunione della Lega Spi Cgil di Orvieto è stata poi conclusa dal segretario generale provinciale, Attilio Romanelli che ha ribadito la necessità di concentrare gli sforzi del sindacato pensionati sul tema fondamentale della sanità, ma anche sulla vertenza trasporti e sulla raccolta dei rifiuti. «Insieme dobbiamo ricostruire una piattaforma dell’area orvietana che guardi alla rigenerazione urbana e alle comunità energetiche», ha concluso Romanelli.

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Il Messaggero