Spello, Orfini inaugura la festa dell'Unità: «Qui è nato il Pd»

Matteo Orfini con Giacomo Leonelli
SPELLO - Il presidente del Partito democratico Matteo Orfini ha tagliato il nastro della 47esima edizione della Festa de L'Unità di Spello, al via al centro...

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SPELLO - Il presidente del Partito democratico Matteo Orfini ha tagliato il nastro della 47esima edizione della Festa de L'Unità di Spello, al via al centro polivalente Ca' Rapillo. Insieme a lui il segretario regionale Giacomo Leonelli e la segretaria del circolo locale Rosanna Zaroli. «Le feste - ha detto Leonelli - dovranno essere sempre di più un momento di partecipazione, di costruzione dell'attività politica, di discussione su progetti e programmi. A livello regionale faremo una festa, dall'8 al 17 settembre, che avrà proprio questa caratura e che nei primi giorni ospiterà l'assemblea programmatica umbra. Il Pd si deve sempre di più caratterizzare come la forza del progetto, accompagnando al problema una ricetta e chiedendo un voto di testa e non di pancia. Nei prossimi giorni promuoveremo incontri con sindacati e associazioni di categoria per mettere a punto una strategia di medio termine sul tema del lavoro». 

«Questo è il periodo più bello per il Pd - secondo Orfini - quello in cui in tutta Italia iniziano le feste e si organizzano occasioni come questa, che rappresenta quello che il Pd dovrebbe essere: un partito aperto, che sta in mezzo alle persone a parlare di cose concrete. Qui è nato il Pd dieci anni fa - ha ricordato Orfini - e noi abbiamo un'occasione di trasformare il Pd in un partito aperto, sempre, attraverso un enorme lavoro di costruzione e di ricostruzione di un rapporto del Paese. Abbiamo bisogno di capire su cosa è davvero necessario intervenire, anche con l'umiltà di riconoscere cosa non ha funzionato e correggerlo, ma sempre consapevoli delle buone cose fatte in questi quattro anni e mezzo. Soprattutto dobbiamo evitare di chiuderci su di noi, parlando solo di legge elettorale, di coalizioni, litigando. Tutto vogliono gli italiani tranne che vederci impegnati in questo e la storia ci insegna che se la sinistra si divide vince la destra. E allora: prima il progetto e cosa vogliamo fare per il futuro - ha sottolineato Orfini - di cui parleremo anche in occasione della conferenza programmatica che faremo in autunno, poi semmai parliamo di alleanze».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero