Terni. Sos famiglie: «La povertà aggredisce quelle fragili: ecco cosa il Comune mette in campo»

Terni. Sos famiglie: «La povertà aggredisce quelle fragili: ecco cosa il Comune mette in campo»
TERNI Sempre più famiglie sono a rischio povertà. Quelle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TERNI Sempre più famiglie sono a rischio povertà. Quelle che vivono in una situazione a limite stanno soffrendo questi mesi caratterizzati da inflazione e caro bollette. Il pericolo concreto è che una situazione transitoria di difficoltà possa tradursi in uno status consolidato. Per questo sono già in campo diverse iniziative da parte della Caritas e delle associazioni di volontariato. Il Comune, dal canto suo, gioca d'anticipo: in linea anche con lo spirito del progetto dell'Emergenza freddo, che è quello di togliere dalla strada le persone che vengono prese in carico dalla progetto stesso, sta pensando a una serie di interventi per aiutare chi è caduto in condizioni di povertà estrema. Si chiama Prins, acronimo per Pronto intervento sociale, il piano dell'amministrazione comunale che ha ottenuto un finanziamento dallo Stato di 200mila euro. «Sebbene i casi di estrema povertà a Terni siano contenuti spiega l'assessore al Welfare, Cristiano Ceccotti - si stanno assottigliando le capacità economiche di tante famiglie che vivono al limite, costretta a fronteggiare gli effetti dell'inflazione e del caro bollette». Palazzo Spada nei mesi scorsi ha presentato un progetto che è stato poi finanziato. «Abbiamo partecipato al bando e abbiamo vinto prosegue l'assessore Ceccotti Il progetto è pensato per quelle situazioni di estrema vulnerabilità e prevede il potenziamento di alcuni servizi che sono già attivi come per esempio la mensa dei poveri. Piuttosto che andare a duplicarne altri, vogliamo potenziare quelli esistenti che funzionano e che, così, potranno dare una maggiore risposta alle richieste del territorio». Particolare attenzione sarà rivolta ai giovani e, nello specifico, ai minori non accompagnati. «Questo progetto abbraccia tutta la zona sociale - aggiunge l'assessore al welfare - abbiamo già chiuso la procedura ad evidenza pubblica e c'è già stato un primo incontro tecnico. A breve se ne farà un altro». Insomma Prins è in rampa di lancio e dimostra che la situazione sul fronte della povertà nel Ternano comincia a farsi preoccupante. Del resto a lanciare il grido d'allarme sono state, qualche settimana fa, anche la Caritas e l'associazione di volontariato San Martino. Illustrando il bilancio dell'attività svolta nel 2022, hanno parlato di 4.193 persone che hanno chiesto aiuto alle loro strutture, 70 in più rispetto al 2021. Nell'anno della ripresa dopo il Covid, la situazione economica generale delle famiglie e delle imprese si è ulteriormente aggravata per le note problematiche. Sempre nel 2022 sono stati consumati 30mila pasti alla mensa di San Valentino o consegnati con l'asporto. Una mensa che mediamente accoglie ogni sera circa 50 persone. Sono state sostenute 350 famiglie per un totale di circa 800 persone. Un bilancio su cui ha inciso anche l'accoglienza dei profughi ucraini, per lo più donne e bambini, in fuga dalla guerra. Attraverso l'Emporio della solidarietà sono stati distribuiti complessivamente 38.134 prodotti alimentari, un 35 % in più rispetto all'anno scorso; 21.500 capi di vestiario mentre 50 sono state le persone che hanno usufruito del servizio doccia. Ma attraverso i suoi progetti la Caritas ha permesso a oltre una decina di persone di essere avviate al lavoro: sottoscritti, infatti, 8 contratti a tempo indeterminato, un contratto di apprendistato, 3 a tempo determinato, un co.co.co e 3 contratti di lavoro intermittente e un tirocinio.


  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero