Soldi per beni e aiuti e borse di studio, alloggi a disposizione in Italia, così Ternana e Unicusano appoggiano il popolo ucraino

Soldi per beni e aiuti e borse di studio, alloggi a disposizione in Italia, così Ternana e Unicusano appoggiano il popolo ucraino
Ternana calcio e Università Niccolò Cusano al fianco del popolo ucraino. Nelle ore in cui il mondo è col fiato sospeso per la situazione tra Ucraina e Russia,...

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Ternana calcio e Università Niccolò Cusano al fianco del popolo ucraino. Nelle ore in cui il mondo è col fiato sospeso per la situazione tra Ucraina e Russia, la società calcistica rossoverde e l'università telematica romana che ne controlla le azioni hanno deciso di dare il loro contributo, pari a più di due milioni di euro e mettendo pure a disposizione stanze e alloggi per i profughi che raggiungono l'Italia. Lo annuncia il presidente della Ternana e fondatore dell'università online, Stefano Bandecchi. "Mettiamo a disposizione del popolo ucraino - dice - circa 2 milioni 100 mila euro. Un milione è in aiuti, medicine, generi alimentari e beni di prima necessità da mandare direttamente sul territorio per aiutare quel popolo a difendere la propria integrità e la propria libertà. I primi 100 mila euro, per le cure delle persone ferite, sono già partiti. Il resto è a disposizione di tutti quei ragazzi che volessero studiare nel nostro ateneo, quindi borse di studio che si ripeteranno per 5 anni, sperando che tutto questo tempo non serva e che questi giovani possano tornare molto prima nelle loro case. Ma anche se così non fosse, pure dall'Ucraina potranno studiare 300 ragazzi gratuitamente. In più, come ateneo abbiamo già messo a disposizione una quarantina di alloggi, all'incirca, per un'ottantina di posti letto, per le donne e per i bambini ucraini che stanno arrivando Italia, che hanno i loro uomini e i loro papà impegnati a combattere. Questo perché credo che sia normale e giusto dare solidarietà a un popolo che sta combattendo per la democrazia e per la propria libertà. Unicusano e Ternana sono sempre presenti".

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Il Messaggero